Bibliotheca Mureti
Marc Antoine Muret (Limoges 1526- Roma 1585) fu umanista, editore di poeti latini, professore di diritto e filosofia, critico e commentatore di autori classici, professore anche di letteratura latina fino agli ultimi anni della sua vita. Il 4 giugno1585 moriva a Roma, lasciando erede universale dei propri beni il giovane nipote Marc Antoine. Il giovane Muret ricevette anche la cura e la custodia dei libri della ricca biblioteca dello zio, di cui in tutti i modi doveva evitare la vendita e dispersione.
Ma anche il nipote il 6 ottobre 1586 morì. Nel suo testamento egli lasciava, a sua volta, al Collegio romano tutti i libri della sua biblioteca personale e di quella dello zio.
Da quanti e di quali volumi fosse costituita quest’ultima lo possiamo desumere da un elenco intitolato Bibliotheca Mureti, conservato in un volume manoscritto della Biblioteca Apostolica Vaticana, Codice Vaticano Latino 11562.
La Bibliotheca Mureti seguì pertanto in seguito le sorti della Biblioteca del Collegio romano, la quale andò a costituire, insieme ai fondi di numerose altre biblioteche di corporazioni religiose soppresse nel 1873, il primo nucleo della neo-nata Biblioteca Vittorio Emanuele II, oggi Biblioteca nazionale centrale di Roma. I volumi appartenuti a Marc Antoine Muret, distinguibili prevalentemente dalla nota manoscritta apposta sul frontespizio «ex bibliotheca Mureti», oggi individuati nelle raccolte della Biblioteca nazionale, risultano essere 582 su 1542, oltre a 4 manoscritti e 4 incunaboli dei 49 identificati attraverso il catalogo della biblioteca del Muret. Oggi numerosi volumi, a stampa e manoscritti, già della Biblioteca del Collegio Romano e fra questi anche del Muret, si trovano nella Biblioteca Apostolica Vaticana.
Per valorizzare la biblioteca dell'umanista francese, la Biblioteca nazionale centrale di Roma ha allestito una mostra dei volumi più
significativi della raccolta, tenutasi dal 22 maggio al 20 giugno 2013, e redatto il relativo catalogo. Molti sono risultati gli esemplari postillati e con commenti, testimonianza della qualità del lavoro che Muret portò avanti durante tutta la sua vita e tale lavoro si è voluto valorizzare e far conoscere attraverso la digitalizzazione dei volumi più significativi.