Periodici politici e satirici della provincia di Alessandria

Il pungolo di Gagliaudo. A. 1 (1932), n. 1
L'idea comunista : organo del Partito comunista d'Italia, sez. dell'Internazionale comunista. A. 1 (1921), n. 1
Bagatto : giornale quasi serio illustrato. A. 1 (1889), n. 1
Gagliaudino : ebdomadario, satirico, umoristico. A. 1 (1915), n. 4

Risultato di un imponente lavoro di microfilmatura effettuato negli anni '80 su originali conservati in diversi istituti di conservazione, tra cui la Biblioteca Civica di Alessandria, dopo un accurato sondaggio volto alla loro localizzazione, e della successiva digitalizzazione portata avanti nel corso degli anni 2000, la raccolta comprende 34 importanti periodici editi nel territorio alessandrino tra la fine del 19. e la prima metà del 20. secolo (1871-1946), che si possono dividere in quattro tipologie principali:

1)     Periodici politici e di partito;

2)     Periodici satirici;

3)     Periodici letterari e culturali;

4)     Periodici di informazione.

La sezione politica e soprattutto quella satirica costituiscono la maggior parte della documentazione: si tratta di periodici spesso conservati in unico esemplare, di grande importanza per lo studio delle elites politiche, della propaganda, della cultura, della satira e del costume in un periodo cruciale della storia italiana, dall'esplosione di testate del 19. secolo allo stretto controllo censorio sulla stampa del Ventennio, fino alla nuova fioritura di periodici, anche se perlopiù in forma clandestina, del periodo resistenziale. Alcuni titoli rendono bene l'idea del tono dei periodici: L'Arlecchino, Il Bagatto, Bazar, La Beffa, La Caffetteria, Il Can Can, Il Grillo, Il Laccio, Il Pungolo, La Satira, La Scure di Valenza, La Serva, La Vispa Teresa, tra le testate satiriche; L'Aurora Liberale, L'Idea Comunista, La Tortona del Popolo, tra quelli politici; né mancano testate che fanno riferimento alla cultura politica fascista, come Giovinezza e La Voce Fascista. Infine, titoli come Il Gagliaudo o Il Gagliaudino fanno esplicito riferimento alla caustica vena satirica del popolo Alessandrino, la cui proverbiale astuzia è ben simboleggiata dall'inganno dello scaltro contadino all'esercito del Barbarossa che assediava la neonata città.