Blasonari perugini

Ms. 1215, c. 8r. 1701-1800
Ms. 1218, c.5r. 1601-1700
Ms. 1219, c. 10v. 1669-1701
Ms. 1336, c. 6r. 1642

La Biblioteca Augusta possiede più di 3400 manoscritti, ordinati in un unico fondo. La raccolta nasce con la donazione dell’umanista Prospero Podiani (1582). Gli incrementi maggiori giunsero con le biblioteche delle soppresse Corporazioni religiose perugine: con quella monastero di San Pietro pervennero anche i manoscritti, latini e greci, di Francesco Maturanzio, da lui lasciati a questo monastero per volontà testamentaria; con quella del convento di San Domenico i manoscritti di Leonardo Mansueti, generale dell'Ordine e che aveva raccolto una biblioteca personale di più di 500 volumi. Queste acquisizioni sono confluite indistintamente nel fondo dei manoscritti, per cui è possibile riconoscerne la provenienza solo dalle note di possesso o dalle antiche collocazioni, se presenti. A questi manoscritti si aggiunsero altri fondi manoscritti di intellettuali perugini. Nel 1867 il Comune di Perugia comprò la biblioteca manoscritta di Annibale Mariotti, medico, storico e letterato perugino morto nel 1801, ricca anche di appunti e documenti relativi alla storia della città. Furono acquisite anche le carte di Mariano Guardabassi, tra le quali un'interessante serie di taccuini in cui prese nota e disegnò qualche schizzo di tutto ciò che avesse una valenza storica, artistica e archeologica nei vari luoghi dell'Umbria (compresa la Sabina Reatina) da lui visitati. Alla fine del secolo pervenne la biblioteca di Ariodante Fabretti, storico e archeologo, ricca anche di manoscritti autografi del padre Giuseppe, anch’esso cultore di storia. Dei personaggi citati restano anche ricchi carteggi. La biblioteca conserva la serie completa degli antichi inventari, dal XVII al XIX sec.

Nella raccolta di manoscritti contenenti stemmi di famiglie perugine (XVII-XIX sec.) troviamo tra gli altri la minuta del blasonario di Francesco Cacciavillani e il ms.  1215 con stemmi acquarellati, appartenuto ad Annibale Mariotti; altri manoscritti contengono stemmi di podestà, capitani del popolo, governatori, vescovi ed altri personaggi importanti per la storia di Perugia.

Un altro gruppo di blasonari venne invece compilato da diversi componenti della famiglia Barzi, con l’intento di celebrare il proprio casato evidenziando le famiglie con le quali nei secoli i Barzi si erano uniti in matrimonio.