Osservazioni del sole di Angelo Secchi e altri all'Osservatorio del Collegio Romano. 1858-87

Disegni delle protuberanze solari osservate, 1871
Disegni delle protuberanze solari osservate, 1871
Disegni delle protuberanze solari osservate, 1871
Disegno proiezioni delle macchie e protuberanze solari, 1871

La collezione digitale del fondo "Osservatorio del Collegio Romano" dell'Archivio storico dell'Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astronomico di Roma - INAF-OAR è unica per il suo valore storico-culturale e l’unicità dei dati scientifici in esso contenuti. Sono stati digitalizzati integralmente i disegni e i taccuini prodotti dalle osservazioni regolari del Sole, effettuate dal 1858 al 1878 presso il Collegio Romano, da padre Angelo Secchi e dai suoi collaboratori. Tali osservazioni sono poi continuate nella stessa sede fino al 1887, sotto la direzione di Pietro Tacchini.

Secchi effettuò osservazioni regolari della fotosfera e della cromosfera, le due regioni più profonde dell’atmosfera solare osservate in luce bianca e con sofisticate tecniche spettroscopiche anche nella regione spettrale della riga Halpha. Le osservazioni erano svolte al telescopio rifrattore di Cauchoix da 16 cm di apertura, e al telescopio equatoriale Merz dotato di un obiettivo da 25 cm. I disegni prodotti dalle osservazioni mostrano le macchie, i pori e le facole presenti nella fotosfera, le spicole e le protuberanze cromosferiche al bordo solare, con informazioni relative all’orario e alle condizioni di osservazione, alla posizione e all’aspetto delle regioni solari osservate.

Le regioni osservate sono riprodotte su un disco solare con un diametro di circa 245 mm nel quale sono indicate anche le posizioni dell’equatore e dei poli solari. I disegni talvolta contengono anche annotazioni concernenti l’evoluzione delle regioni osservate.

Tra i vari documenti contenuti nella collezione sono di particolare interesse quelli relativi alle osservazioni effettate da Angelo Secchi dal 25 agosto al 6 settembre 1859 con la registrazione delle caratteristiche del grande gruppo di macchie che ha originato il brillamento e la tempesta solare noti come evento di Carrington del 1859.