Carteggi del patriota letterato Vittorio Imbriani
Vittorio Imbriani, nato a Napoli nel 1840, è una delle personalità più eminenti ed affascinanti della cultura Italiana ed Europea, della seconda metà dell'800. Trascorre la giovinezza prima a Nizza poi a Torino e nel 1858 giunge a Zurigo dove frequenta i corsi su Petrarca e la letteratura cavalleresca tenuti da Francesco de Sanctis. L’anno successivo parte volontario per la seconda guerra di indipendenza senza partecipare attivamente, per l'improvvisa pace tra Francia e Austria. Nel 1860 prosegue gli studi a Berlino, dove approfondisce gli studi di filosofia e il pensiero di Hegel. L’esperienza, le frequentazioni e gli studi all’estero gli conferiscono uno spiccato spirito critico ed un pensiero politico-civile di livello europeo. E’ stato una figura poliedrica di intellettuale, “novelliere e pubblicista, erudito, studioso della letteratura e delle tradizioni popolari italiane, dantista di fama e uomo politico".
I Carteggi consentono di conoscere ed approfondire l'opera di Vittorio Imbriani. Le missive sono vergate da illustri corrispondenti – tra i quali Antonio e Raffaele Casetti, Bertrando Spaventa, Edmondo De Amicis, Giosuè Carducci - eruditi, uomini di lettere, critici, giornalisti, artisti, politici e storici, infine da amici e conoscenti. Costituiscono una parte rilevante ed interessante del prezioso “Legato Imbriani”, posseduto in eredità dalla Biblioteca Universitaria di Napoli. L'epistolario comprende circa settecento lettere, datate tra il 1861 ed il 1882. Inoltre, sono raccolti documenti relativi alla vita quotidiana ed ordinaria dell'Imbriani, costituita da biglietti, avvisi postali, ricevute di telegrammi, note di ristorante e di lavandaie, polizzini di giocate al lotto, fascette di stampe.
La corrispondenza permette di indagare e di comprendere con maggiore intensità il pensiero e l'opera di Vittorio Imbriani. Esprime il fitto ed eterogeneo tessuto di relazioni e rapporti che, nel corso della sua breve e travagliata esistenza, Imbriani costruì ed intrecciò con personalità della società civile, politica e culturale dell'Italia pre e post unitaria.