Fondo manoscritti della Biblioteca La Magna Capitana di Foggia

Foggia, Biblioteca provinciale "La Magna Capitana", Fondo Manoscritti, ms.1. Data espressa: 1475
Foggia, Biblioteca provinciale "La Magna Capitana", Fondo Manoscritti, ms.17. Data desumibile: 1601-1800
Foggia, Biblioteca provinciale "La Magna Capitana", Fondo Caggese, ms.247. Data stimata: 1907
Foggia, Biblioteca provinciale "La Magna Capitana", Fondo Manoscritti, ms.205. Data desumibile: 1883-1935

Preziosa fonte di storia locale, i manoscritti della Biblioteca la Magna Capitana rappresentano una testimonianza unica ed insostituibile delle vicende del territorio in età moderna e contemporanea. La maggior parte di essi, 312 volumi cui bisogna aggiungere i numerosi carteggi di Nicola Zingarelli e Alfredo Petrucci, provengono dalla vecchia Biblioteca comunale di Foggia incorporata nella Biblioteca provinciale nel 1940, mentre i rimanenti derivano da acquisti o donazioni come è avvenuto per i Fondi Zingarelli, Caggese, Bellucci, Agnelli e Ricca.

Tutto il Fondo Manoscritto è composto da codici, carteggi, autografi, epistolari e fondi musicali, ed è conservato presso la sezione Fondi Speciali. Anche i nomi di personaggi illustri rimbalzano dalle pagine di manoscritti che illuminano momenti destinati altrimenti a rimanere oscuri: così l'autografo di Fra Gabriele da Cerignola racconta con drammatica veridicità i fatti della ribellione di Sabato Pastore a metà secolo XVII, mentre gli scritti di Andrea Gaudiani, autore di una singolare monografia sulla Dogana delle Pecore, e quelli di Saverio Celentano, consentono di conoscere i caratteri della cultura locale in quel periodo. Passando ai grandi fondi documentari contemporanei, quello di Nicola Zingarelli, filologo e linguista originario di Cerignola, si segnala, innanzitutto, per il prezioso codice quattrocentesco su La vita di Dante di Giovanni Boccaccio, il manoscritto più antico posseduto dalla Biblioteca. Degni di nota sono anche i documenti di Romolo Caggese, storico medievista di Ascoli Satriano. Un vero e proprio archivio è, invece, quello di Alfredo Petrucci, critico d'arte e raffinato incisore di Sannicandro Garganico. Fondo moderno è quello della Famiglia Bellucci di Manfredonia che contiene materiale prevalentemente locale e musicale.

Ultima accessione sono i manoscritti donati dalla Famiglia Ricca, notai ed avvocati di origine campana trasferitisi in Capitanata su ordine dell’amministrazione reale del Regno delle Due Sicilie nel secolo XVI, in relazione alla costituzione delle Dogane.