Raffaele Oggiano, ingegnere sassarese (1881-1973)

F.lli Oggiano, Nulvi : costruzione del palazzo comunale, progetto. Sassari, 1924-1939
Ditta G. Lacchin Sacile , Articoli sanitari e casalinghi. Udine, 1932
R. Oggiano, Albergo d'Italia : progetto di modifica dell'ex Albergo d'Italia ubicato in Sassari, piazza Azuni. Sassari, 1949
Società Ceramica Ferrari, Tavellone forato con o senza costole interne chiuso alle teste con piastre mobili. Cremona, 1914

Raffaele Oggiano nasce a Castelsardo nel 1881, compie i suoi studi a Sassari, Istituto Tecnico Lamarmora, si iscrive quindi a Roma al biennio propedeutico della Facoltà di Ingegneria. Per il corso triennale superiore si trasferisce a Torino alla Regia Scuola d’applicazione per gli ingegneri che nel 1906 assume il nome di Politecnico. Si laurea quindi in Ingegneria civile il 4 settembre 1905 ottenendo l’abilitazione professionale.

Il fondo è costituito da 860 volumi, 844 miscellanee, 41 testate di periodici con numerose annate, 250 cartelle di progetti, 2 faldoni dei progetti del periodo torinese, 114 progetti sciolti riguardanti il territorio, articoli e ritagli di stampa, molte le fotografie che testimoniano i lavori compiuti insieme al fratello Peppino, come ad esempio i due album della bonifica di Santa Lucia, l’album del Porto di Castelsardo e i lavori compiuti dal Consorzio di Bonifica della Nurra, di cui il fratello Peppino era presidente. L'arco cronologico del Fondo è a partire da fine Ottocento e fino al 1973, anno della scomparsa di Raffaele Oggiano.

L'ingegnere conservava tutto del suo lavoro, anche progetti non realizzati o non suoi. Fra i realizzati sono presenti le carte dei progetti di Villa Farris, Villa Falchi, casa Temussi in viale Caprera, Casa Azzena Mossa viale Italia, Case dei mutilati, villino Oggiano, Casa Viale via Manno, casa Deliperi Cappuccini, casa Antonio Maseddu Cappuccini, casa Crispo via Cavour, Scuola d’arti e mestieri in Piazza d’armi, casa Berlinguer via Alghero. Nei faldoni sono presenti i progetti di: acquedotti, abbeveratoi, fontanelle pubbliche, chiese e campanili di Bottida, Burgos, Sedini, Sorso, Codaruina; i cimiteri di Thiesi, la Maddalena, Giave, Burgos, tomba della famiglia Conti nel cimitero di Sassari; edifici scolastici, i macelli, mercati, le case comunali, in particolare quelle di Nulvi e Porto Torres. Dopo gli anni Quaranta, l’attività sarà prevalentemente rivolta verso il settore pubblico in particolare progetti di bonifica, costruzioni di ponti, strade e dighe.