Libri antichi della nobile famiglia Buonaccorsi di Macerata

Storia naturale degli uccelli trattata con metodo e adornata di figure intagliate in rame e miniate al naturale, tomo 2. Firenze, 1769
J. Despautère, Commentarii grammatici. Eorum, quae in commentariis sparsim annotata sunt, index amplissimus. Parigi, 1538
S. Serragli, Nuoua relatione della S. Casa abbellita ritratta dal capitano Siluio Serragli … Macerata, 1633
P. Ovidio Naso, P. Ouidij Nasonis Metamorphoseon libri 15. Raphaelis Regii Volaterrani luculentissima explanatio … Venezia, 1586
Secondo gli studi la famiglia Buonaccorsi ha origine intorno al 1214 a Monte Santo, oggi Potenza Picena. La prima documentazione storica è contenuta in una  bolla del 1258 di papa Alessandro IV, nella quale Boncambio di Bonaccorso di Monte Santo viene citato con il titolo di dominus. La  famiglia detiene nel corso dei secoli alti incarichi politici, militari ed ecclesiastici, ma l’apogeo si colloca tra il 17. e il 18. secolo, quando intrattiene stretti rapporti con Bologna, la cui legazione è retta dal cardinale Bonaccorso Bonaccorsi, e con la corte pontificia, ove emerge la figura del cardinale Simone Buonaccorsi.
Divisi tra il luogo d’origine di Potenza Picena, dove vivevano nella cinquecentesca villa con giardino all’italiana, e Macerata, ove a seguito dell’ottenimento del patriziato cittadino Raimondo inizia la costruzione del  grande palazzo nobiliare, la famiglia ha raccolto nel tempo una collezione libraria, nota oggi come fondo Buonaccorsi, di grande rilievo, in grado di  documentare i molteplici ambiti di interesse dei suoi membri ed i loro legami con gli alti livelli della società del tempo.
Il fondo proviene dalla villa di Potenza Picena; è stato acquisito dal Ministero in via di prelazione nel 1978 e quindi destinato per la conservazione alla Biblioteca Statale di Macerata, della quale rappresenta pertanto il fondo istitutivo. La raccolta è costituta da circa ottomila volumi dal 16. al 19. secolo, con un rilevante numero di cinquecentine: accanto ad una consistente varietà  di classici dell’età antica e moderna trovano posto codici e testi di diritto, trattati di storia, geografia ed etnologia, medicina, astronomia ed opere di argomento religioso. Considerevole inoltre la presenza di scritti  che documentano l’interesse per l’agricoltura e la vita di campagna, la botanica e il giardinaggio, la dietetica e la gastronomia, con opere di rilievo per rarità e particolarità bibliografica.
Rilevanti per rarità e particolarità bibliografica sono ad esempio le opere: I. Alessandri – P. Scattaglia, Descrizione degli animali, Venezia 1771-75 e S. Manetti – L. Lorenzi – V. Vanni, Storia naturale degli uccelli, Firenze 1767-73, corredate da preziose tavole a colori.

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