Fondo Amico Ricci

Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona. Macerata, 1834. Con aggiunte autografe di Amico Ricci
Macerata, Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti, Manoscritti, ms.383, (Biblia sacra). 1200-1264
G. Mercator, Gerardi Mercatoris Atlas siue cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura. Denuo auctus. Amsterdam, 1613
P. Apianus, Astronomicum caesareum. Ingolstadt, 1540

Il fondo “Amico Ricci” costituisce uno dei più significativi e pregevoli fondi della Biblioteca “Mozzi Borgetti”, costituito da 1775 opere a stampa, molte delle quali miscellanee di studi. È stato donato per volontà testamentaria del marchese Amico Ricci Petrocchini il 26 settembre 1844, per gli atti del notaio Francesco Salustri, insieme ad un cospicuo fondo di lettere e manoscritti. Originario di Macerata è stato insegnante all'Accademia di Belle Arti di Bologna e funzionario del governo pontificio. A Macerata era stato anche curatore della biblioteca Mozzi Borgetti e membro dell’ Accademia dei Catenati per la quale scrisse varie "dissertazioni".

La biblioteca di Amico Ricci è fornita di un proprio catalogo sistematico, compilato nel 1840 e aggiornato nel 1849, con un’appendice alfabetica per rintracciare monografie di monumenti e opere d’arte di varie città d’Italia. Amico Ricci è stato autore nel 1834 del primo studio sistematico dedicato alla storia dell'arte delle Marche, le Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona, in cui emerge la sua sensibilità artistica in diretta connessione con la sua conoscenza e frequentazione degli artisti, la sua passione per l’arte contemporanea e la profonda conoscenza della situazione artistica testimoniata dalla ricca biblioteca e dalle opere edite. Grazie alla realizzazione di quest’opera Ricci è definito padre della storia dell’arte marchigiana: le Memorie infatti costituiscono il primo trattato sulla storia dell'arte nelle Marche. In esse l'autore ricostruisce minuziosamente la vita degli artisti marchigiani dal Medioevo fino ai suoi tempi e ne descrive le opere. Nel fondo “Amico Ricci” è conservata la prima bozza di stampa delle Memorie con annotazione e correzioni manoscritte dell’autore.

Nell’ambito del progetto, sono stati digitalizzati alcuni tesori della Biblioteca Mozzi Borgetti: la Biblia sacra – ms.383: splendido manoscritto membranaceo di grande pregio composto da 466 carte, realizzato nei primi decenni del XIII sec. e arricchito da 166 miniature a pennello; la quarta edizione, stampata dal celebre cartografo J. Hondius nel 1613, dell’Atlas siue cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura di Gerardo Mercatore; e una copia dell’ Astronomicum caesareum di Pietro Apiano, opera stampata a Ingolstadt nel 1540 su commissione dell’Imperatore Carlo V.