Corali della Biblioteca comunale "Carducci"

Città di Castello, Biblioteca comunale Giosuè Carducci, MANOSCRITTI, Codice K
Città di Castello, Biblioteca comunale Giosuè Carducci, MANOSCRITTI, Codice I
Città di Castello, Biblioteca comunale Giosuè Carducci, MANOSCRITTI, Codice E
Città di Castello, Biblioteca comunale Giosuè Carducci, MANOSCRITTI, Codice E

Gli undici manoscritti corali conservati presso la Biblioteca comunale Carducci di Città di Castello e databili tra la fine del XIII e i primi anni del XV secolo sono stati acquisiti a seguito delle soppressioni degli ordini religiosi e della successiva confisca dei beni a loro appartenuti da parte dello Stato liberale. I Codici rimandano ad una pratica, quella della preghiera comunitaria, particolarmente sentita in ambito monastico e comunitario, testimoniata anche dalle notevoli dimensioni (600 x 400 mm), tali da consentire ai monaci raccolti nel coro di attingere testo e musica dalla stessa fonte, posta su un alto leggio al centro dello spazio absidale. Difficile stabilire gli ambiti di produzione, sicuramente riconducibili agli ambienti francescano e domenicano, ma non sappiamo se realizzati in laboratori interni ai conventi cittadini o se qui trasferiti dopo essere stati prodotti altrove. L’elevata qualità artistica delle decorazioni sopravvissute alle brutali mutilazioni, che testimonia un uso assai sapiente degli inchiostri, dell’oro e delle tempere, indicano in ogni caso trattarsi di codici di pregio, che dovevano testimoniare il prestigio delle istituzioni che li possedevano. I corali sono stati oggetto di restauro a partire dal 1996, da parte di tre diversi laboratori umbri, nel corso del quale sono state reintegrate negli spazi originali le sei miniature asportate intorno agli anni Cinquanta del Novecento e sopravvissute alla dispersione, a lungo conservate in cornice presso gli uffici della Pinacoteca comunale.