Fondo Marisa D'Andrea

Chiarini_Csc_D_Andrea02
M. D’Andrea, figurino per “Il combattimento di Tancredi e Clorinda”. 1989
M. D’Andrea, Donne del Siam per “Sandokan”. 1993
M. D’Andrea, Camille e Lucille Desmoulins per “La morte di Danton”. 1977

Marisa D’Andrea (Roma 1923-2015) - Costumista e scenografa italiana, ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione. Formatasi all'Accademia di Belle Arti di Roma, Corso di Scenografia, sotto la guida di Vittorio Grassi, e al Centro Sperimentale di Cinematografia, Corso di Costume, con Gino Carlo Sensani e poi con Veniero Colasanti, si diploma nel 1949 e inizia a lavorare in teatro per Luigi Squarzina, formando un sodalizio con il marito scenografo Gianni Polidori. Prosegue la sua carriera nel cinema come assistente di Maria De Matteis nei film Patto col diavolo (1950) di L. Chiarini, L’arte di arrangiarsi (1954) di L. Zampa, Casa Ricordi, Casta diva (1954) e Tosca (1956) di C. Gallone, War and Peace (Guerra e pace, 1955) di K. Vidor. Tra i suoi lavori e registi con i quali collabora, ricordiamo Romanzo d’amore (1950) di D. Coletti, Maddalena (1954, come assistente di Vittorio Nino Novarese) di A. Genina, Noi siamo le colonne (1956) di L. F. D'Amico, Il mattatore (1960) di D. Risi, Le farò da padre (1974) e Cuore di cane (1976) di A. Lattuada, Al piacere di riverderla (1976) e Quaderno proibito (1980) di M. Leto, Ragazzi di celluloide (1981 e II 1984) di S. Sollima, L’Andreana (1982) di L. Cortese, Fantaghirò (1991, II 1992) di L. Bava. Dal 1980 si dedica all'insegnamento al Centro Sperimentale di Cinematografia come docente titolare del corso di Costume fino al 2000, per poi tenere dei Seminari fino al 2003. L'ultimo lavoro risale al 1993, quando disegnò centotrenta bozzetti per un film su Sandokan di Sergio Sollima, che rimarrà solo un progetto. Accreditata anche come Misa D'Andrea e Marisa Polidori.
Il Fondo pervenuto alla biblioteca nel 2004 consta di 28 sceneggiature e copioni teatrali. Nel 2012 la D'Andrea ha donato la copia digitale di una selezione operata da lei stessa di 104 bozzetti, di rappresentazioni teatrali, film, sceneggiati e serie televisive, per diffonderli, di cui questa collezione è una sintesi rappresentativa.