Fondo Alberto Verso

A. Verso, Primo Levi per “La tregua”. 1996
A. Verso, bozzetto di scena per “Candida”. 1996
A. Verso, Stella Campbell per “Caro bugiardo”.
A. Verso, Lidia Baroni per “Scarabocchio”. 1979

Alberto Verso (Messina 1941 - Roma 2007) - Costumista e scenografo affermato in ambiente teatrale, cinematografico e televisivo, sia in Italia, sia all'estero. Debutta nel 1965 disegnando scenografie e costumi per l'opera La mandragola, messa in scena dalla Compagnia di Peppino De Filippo; collabora poi, come assistente, con Maurizio Monteverde nel film La traviata (1967) di M. Lanfranchi e nel frattempo con altri grandi costumisti come Maria De Matteis in Waterloo (1970) di S. F. Bondarčuk, Eugenio Guglielminetti in Orfeo in paradiso (1971) di L. Castellani, Ezio Frigerio nell'opera Wozzeck (1979) di L. Cavani. Grazie al sodalizio con il costumista Piero Tosi, partecipa a importanti produzioni determinanti per la sua affermazione come Il portiere di notte (1974), Al di là del bene e del male (1977), La pelle (1981) e Oltre la porta (1982) di L. Cavani, L'innocente (1976) di L. Visconti, Per le antiche scale (1975) e La storia vera della signora delle camelie (1981) di M. Bolognini e Il malato immaginario (1979) di T. Cervi. A teatro numerose sono le collaborazioni con il regista W. Pagliaro, mentre in televisione si ricordano gli sceneggiati La pietra di luna (1972) e I due prigionieri (1985) di A.G. Majano, Il segreto del Sahara (1988) e I guardiani del cielo (1999) di A. Negrin, La romana (1988) di G. Patroni Griffi, Il grande Fausto (1995) e Il furto del tesoro (2000) di A. Sironi. Altri suoi lavori al cinema da menzionare sono: Interno berlinese (1985) e Il gioco di Ripley (2003) di L. Cavani, (per il quale ha firmato i costumi di Chiara Caselli), Rebus (2003) di M. Guglielmi, Mio caro dottor Gräsler (1990) di R. Faenza (in collaborazione con la costumista Milena Canonero), L'Avaro (1990) di T. Cervi, La tregua (1997) di F. Rosi, Vipera (2001) di S. Citti.
Il Fondo è stato donato nel 2013 e si compone di 1819 bozzetti di costume e di scena, raccolti in 82 cartelle suddivisi per teatro, cinema e pubblicità, le quali rispettano l'ordinamento dato dal costumista, e 31 album di documentazione fotografica suddivisi per anni. Questa collezione mostra una selezione rappresentativa del fondo.