Edizioni antiche e trattati musicali della Biblioteca del Conservatorio di musica S. Pietro a Majella
La presenza nella biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella dei primi importanti e rari trattati teorici come anche di non poche stampe musicali antiche, risale al nucleo originario realizzato, con doni e acquisti, nel Conservatorio della Pietà dei Turchini da Saverio Mattei e Giuseppe Sigismondo verso la fine del ‘700.
Tra i testi teorici più importanti confluiti nella piccola biblioteca fondata nel 1791 dal Mattei e incrementata poi dal Sigismondo, si segnalano le “Dimostrazioni Harmoniche “ di Gioseffo Zarlino del 1571, il “Della prattica Musica, vocale et strumentale” di Scipione Cerreto del 1601 e l’”Introduttorio Musicale” di Girolamo Ruffa pubblicato a Napoli dal De Bonis nel 1701, la "Practica musicae vtriusque cantus excellentis Franchini Gaffori Laudensis" di Franchino Gaffurio, pubblicato a Venezia nel 1512.
Dopo la scomparsa del Sigismondo (1826) le raccolte furono incrementate soprattutto dai bibliotecari Francesco Florimo e Rocco Pagliara, dal duca Ernesto del Balzo Governatore del Conservatorio e, inoltre, dalle continue donazioni di privati che durano ancora oggi.