Opere a stampa della Biblioteca Universitaria di Pavia

G. Gallesio, Pomona italiana ossia Trattato degli alberi fruttiferi di Giorgio Gallesio ; v. 1. Pisa, 1817
J. de Solórzano Pereira, D. Philip. 4. Hisp. et Ind. Regi Opt. Max. Ioannes de Solorzano Pereira ... Disputationem de Indiarum iure … Madrid, 1629
G. Conestaggio, Dell'vnione del regno di Portogallo. Alla corona di Castiglia … Genova, 1585
J. F. de La Harpe, Compendio della storia generale de' viaggi … Tomo 16. Venezia, 1782

La collezione Opere a stampa della Biblioteca Universitaria di Pavia vede digitalizzati 213 volumi di edizioni antiche, per un ammontare complessivo di 82.000 pagine di Scienze Naturali, Geografia/Viaggi e opere di interesse iberistico. Tuttavia nel tempo crescerà, si tratta infatti di un lavoro in progress, parte del progetto di "Rifunzionalizzazione e fruizione del Salone Teresiano e del suo patrimonio bibliografico". Il progetto nel suo complesso prevede la catalogazione di tutto il materiale conservato nel Salone, la digitalizzazione di più di 2000 edizioni selezionate tra le dieci classi in cui è distribuito il fondo costitutivo della Biblioteca. Più precisamente questa prima fase comprende: 7 volumi con tavole particolarmente pregiate e di grande formato appartenenti alla classe Scienze Naturali; 128 edizioni appartenenti alla classe Geografia e Viaggi, scelte anch’esse per l’esigenza di offrire un’alternativa alla difficoltà di consultazione diretta di tomi di grandi dimensioni e di particolare pregio e 78 volumi appartenenti al materiale esposto nella mostra Un'idea di Spagna: cinquecentine di interesse iberistico della Biblioteca universitaria di Pavia tenutasi nel Salone Teresiano dal 16 al 25 ottobre del 1997 a cura di Giuseppe Mazzocchi e Paolo Pintacuda. Questi ultimi sono stati selezionati a seguito di richieste degli utenti dato l’importante patrimonio iberistico della Biblioteca dovuto alla sensibilità di Giovanni Maria Bussedi (Direttore dal 1846 al 1860) verso la cultura ispanica.

La Biblioteca affonda le sue radici nel progetto di riforma del sistema d’istruzione pubblica e universitaria avviato da nella seconda metà del 18. secolo.

Il grandioso Salone, detto Teresiano dal nome della sua fondatrice, Maria Teresa d'Austria, è l’ ambiente originario della Biblioteca a partire dal giugno 1779, e parte qualificante del progetto generale  dell'architetto Giuseppe Piermarini. Le imponenti scaffalature lignee, coronate da cimase scolpite con tabelle indicanti dieci classi di materie nelle quali erano suddivisi i libri in origine lì conservati,  custodiscono attualmente ca. 43.000 volumi.