Fondo fotografico delle Acciaierie di Piombino
Il fondo fotografico delle Acciaierie comprende le foto prodotte per lo stabilimento siderurgico di Piombino dalla fine dell’Ottocento al primo decennio degli anni Duemila, con particolare attenzione agli anni '60 e '70 del Novecento. Dal 2011 è conservato nell’archivio storico “Ivan Tognarini” della città di Piombino.
Il fondo comprende 25.000 foto positive contenute in 174 raccoglitori, 1.000 lastre in vetro, 20.000 negativi e 900 diapositive a cui si aggiungono alcuni filmati (20 VHS e 18 BCA). La digitalizzazione del fondo è in corso di completamento. Sono presenti scatti di autore (Gianni Berengo Gardin e Kurt Blum) e di fotografi industriali, quali Luigi Giovannardi, allievo degli Alinari, Lando Civilini e Pulvio Lepri. Di rilievo le foto firmate dal fotografo e intellettuale Renzo Chini: alcune ritraggono Beverly Pepper ospite nelle officine dell’Italsider. Il fondo costituisce un unicum nel suo genere per dimensione, ambito e arco temporale; è una memoria collettiva che, nel documentare la nascita e lo sviluppo dello stabilimento di Piombino, racconta la storia industriale e le vicende socio economiche di un territorio vissuto in simbiosi profonda con la storia della siderurgia italiana. Sono rappresentati gli impianti, i reparti, i processi produttivi, le visite di esponenti politici italiani e stranieri, i vari momenti dell’attività industriale di quello che è diventato uno dei principali poli siderurgici italiani. Il fondo comprende anche moltissimi ritratti individuali e collettivi in cui sono rappresentati i volti di operai specializzati, donne, tecnici, quadri. Oltre ai luoghi di lavoro, le fotografie fissano i momenti vissuti dai dipendenti e dai loro familiari nelle molteplici attività sociali promosse dall’azienda, sia nel campo culturale che in quello sportivo e ricreativo. Una parte cospicua dell’archivio ricorda il ruolo primario che ebbe l’azienda nella costruzione di nuovi edifici per la città di Piombino.
Presso l'Archivio storico del Comune di Piombino dal 2018 è in deposito anche il Fondo documentario delle Acciaierie (consistenza 1,3 Km).