Biblioteca universitaria - Padova

La biblioteca universitaria di Padova
Sala cataloghi
Sala lettura
Sala manoscritti e rari

La Biblioteca universitaria di Padova, oggi dipendente dal Ministero per i beni e le attività culturali, fu istituita nel 1629 dalla Repubblica veneta a «commodo» e «decoro» e «ornamento maggiore» dello Studio patavino ed è la più antica delle biblioteche universitarie italiane. Nel 1631 fu trasferita dalla primitiva sede, il convento dei Gesuiti presso Pontecorvo, nella Sala dei Giganti del palazzo prefettizio, nell’odierna piazza Capitaniato, e dal 1912 occupa la sede attuale, primo edificio costruito in Italia appositamente per uso bibliotecario. All’incremento librario, affidato al deposito obbligatorio degli stampati nel territorio della Repubblica veneta e da una tassa sui laureati e sui nuovi professori, contribuì nel Sei e Settecento soprattutto l’acquisizione di biblioteche private di docenti. Nell’Ottocento fu incamerata la maggior parte dei manoscritti e incunaboli grazie alle soppressioni degli ordini religiosi in epoca napoleonica e in seguito all’annessione del Veneto all’Italia (1867). Altri importanti fondi furono acquisiti nei secoli XIX-XX tra cui la Biblioteca Morpurgo ricca di edizioni ebraiche.
La biblioteca possiede oltre 700.000 volumi tra cui oltre 2.700 manoscritti e 1.500 incunaboli, circa 10.000 cinquecentine, una ricca collezione di periodici dell’Ancien régime ed atti accademici. Da segnalare un manoscritto duecentesco del De civitate Dei di sant’Agostino recante versi di mano di Petrarca, una serie di frammenti di manoscritti musicali che documenta l’evoluzione della musica a Padova tra Tre e Quattrocento, un esemplare, rarissimo al di fuori dei paesi anglossasoni, del first folio postumo (1623) contenente le opere di Shakespeare e la collezione di disegni navali che testimonia l’evoluzione della progettazione e delle tecniche di costruzione delle navi nell’ultimo secolo della Repubblica veneta.
 

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