Biblioteca Innocenzo XII

Palazzo del seminario
Ingresso
Sala di consultazione
Sala lettura

La Biblioteca Innocenziana, che prende il nome dal pontefice Innocenzo XII, Antonio Pignatelli, che fu vescovo di Lecce, iniziò a costituirsi nella prima metà del Settecento sotto mons. Fabrizio Pignatelli, vescovo di Lecce, con le edizioni della tipografia vescovile di quel tempo; nel 1799 si potè ampliare aggiungendo al primo nucleo i volumi provenienti dai soppressi conventi di Lecce, dei padri di San Benedetto, di San Domenico, di Sant’Agostino, dei Frati minori della Riforma e dei Cappuccini di Rugge. La dote dei libri si accrebbe poi di anno in anno con le opere donate da vescovi, sacerdoti e privati cittadini. Fu aperta al pubblico il 9 gennaio 1961.
L’arcivescovo mons. Cosmo Francesco Ruppi, con proprio decreto reg. prot. A/2 sez. 2 n. 5174, allo scopo di provvedere l’Istituto Superiore di Scienze religiose di Lecce di uno strumento necessario ed adeguato ai suoi fini istituzionali, ha affidato la biblioteca alla custodia e alla direzione dell’Istituto. Dal 2002 la direzione della Biblioteca è stata distinta dalla direzione ISSR, con nomina arcivescovile, è stato designato il prof. don Pasquale Matino.
Il patrimonio librario è costituito da circa 40.000 documenti tra libri antichi (5.000), e fascicoli. Il fondo antico copre un arco cronologico che va dal XV al XIX secolo: è costituito da 3 incunaboli, 224 Cinquecentine ed un cospicuo numero di edizioni del Seicento, Settecento, dell’Ottocento e un centinaio di manoscritti. Il fondo moderno è stato implementato, in particolare negli ultimi anni, grazie alle donazioni di ecclesiastici: don Salvatore Colonna, don Ugo de Blasi, mons. Cosmo Francesco Ruppi, don Michele Pinto, don Franco Mannarini e la donazione dell’Istituto ONARMO di Lecce. Sono presenti, inoltre 70 testate di riviste, in corso.
Il 12 Dicembre 1983 la Giunta Regionale dichiarava la Biblioteca Innocenziana istituzione di interesse locale.
 

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