Biblioteca comunale Marco Gatti - Manduria
La biblioteca Marco Gatti fu fondata nel 1898 dal senatore Nicola Schiavoni e dal canonico Gregorio Sergi. Il nucleo librario originario fu costituito da gran parte dei volumi dei conventi soppressi, arricchitosi negli anni con varie donazioni. La biblioteca ha una dotazione di 50.000 volumi tra cui 9 incunaboli e 180 cinquecentine, un notevole numero di libri di scrittori locali e salentini, oltre ad alcune edizioni pregevoli di varia cultura fra cui Il costume antico e moderno di tutti i popoli del Ferrario, nella edizione di Milano, Antiquitates Italicae medii aevi di L. A. Muratori. È dotata di un cospicuo fondo di manoscritti di studiosi locali costituito da carteggi e documenti diversi e da operette di cronisti locali, utili per la conoscenza del territorio di Terra d’Otranto. Spiccano tra le preziosità il Librone magno delle famiglie mandurine iniziato nel 1572 dall’arciprete Lupo Donato Bruno, documento definito dallo storico G. De Lille unico esemplare al mondo che contiene le genealogie delle famiglie dalla fine del 1400 al 1700 con l’aggiunta di numerose note degli autori, che costituisce uno spaccato economico, sociale ed antropologico della realtà dell’epoca. Vi sono ancora gli Status animarum dal XVII al XIX sec., autentici censimenti che il parroco eseguiva nel passato; l’Atlante Salentino di Giuseppe Pacelli (1763-1811), geografo e poligrafo mandurino, opera acquerellata a mano rimasta inedita che riguarda il territorio salentino suddiviso in diocesi. È custodito in sede il Libro magno del digiuno ossia Catalogo dei Digiunanti, pratica devozionale in onore della Madonna Immacolata iniziata, per il mondo cristiano, in Casalnuovo (Manduria) nella seconda metà del XVII secolo.