Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi (Icbsa) - Roma

Sala direzione
Sala cataloghi
Cabina di ascolto
Affreschi sala direzione

Istituito nel 2007, l'ICBSA è subentrato alla Discoteca di Stato della quale ha acquisito le competenze, il personale, le risorse finanziarie e strumentali, le attrezzature e il materiale tecnico e documentario. La Discoteca di Stato era nata nel 1928 come archivio di voci, analogamente ad archivi sonori sorti tra la fine dell'Ottocento e gli anni trenta del Novecento; al capo del governo era riservata la scelta delle persone di cui raccogliere la voce e i prescelti erano iscritti in un apposito albo d'onore. Due sono le figure alle quali è da attribuire la paternità ideale della Discoteca di Stato: Rodolfo De Angelis e Gavino Gabriel. Con la legge n. 130 del 18 gennaio 1934 , si estese l'attività di raccolta a tutto quanto nel campo dei suoni interessi la cultura scientifica, artistica e letteraria, con particolare riferimento ai canti e dialetti di tutte le regioni e le colonie d'Italia e agli studi di glottologia e di storia. Nel 1939 venne riformulata la disposizione sul deposito delle copie delle pubblicazioni discografiche che rimase in vigore fino alla attuale legge 106/2004 che finalmente sancisce il deposito legale obbligatorio dei documenti audiovisivi. Il patrimonio dell’ICBSA è composto attualmente da oltre 300.000 supporti: dai cilindri di cera inventati da Edison, ai dischi, nastri, video fino agli attuali supporti digitali. Conserva anche una ricchissima collezione di strumenti storici per la riproduzione del suono: fonografi, grammofoni e altri apparecchi dalla fine dell'ottocento agli anni cinquanta. L'ICBSA ha altresì il compito di formulare standard e linee guida in materia di conservazione e gestione dei beni sonori ed audiovisivi, promuovendo, anche in collaborazione con altre istituzioni nazionali e internazionali, attività formative e approfondimenti tecnico-scientifici negli ambiti di competenza

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