Biblioteca dell’Osservatorio astrofisico di Torino

Palazzo Madama, Torino
Teodolite universale
Ambiente della Biblioteca
Osservatorio astrofisico di Torino, esterno Ovest

L'Osservatorio astrofisico di Torino è nato nel 2011 dall’accorpamento dell’Osservatorio astronomico di Torino con la sede torinese dell’IFSI (Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario) ed è uno dei più importanti istituti di ricerca del capoluogo piemontese. La tradizione fa risalire la fondazione dell’Osservatorio astronomico di Torino al 1759 e alle ricerche per la misurazione dell'arco di meridiano di Torino fatte da padre Giovanni Battista Beccaria da una torretta collocata sui tetti di un palazzo della centralissima via Po.

La prima vera Specola fu costruita 30 anni dopo sul palazzo dell'Accademia delle Scienze e qui rimase fino al 1822, quando Giovanni Plana trasferì l’osservatorio sulla torre ovest di Palazzo Madama. Lo spostamento in collina a Pino Torinese, a circa 15 km di distanza da Torino, risale alla fine del 1912 ed è indissolubilmente legato alla figura di padre Giovanni Boccardi, che nel 1903 subentrò a Francesco Porro nella direzione dell’istituto.

Il patrimonio della Biblioteca è il risultato dei trasferimenti di sede e di afferenza amministrativa che l’Osservatorio ha subito negli oltre 250 anni dalla sua fondazione. La raccolta nasce dapprima come biblioteca privata di Beccaria. Poi, con lo spostamento dell’Osservatorio nel palazzo dell'Accademia delle Scienze e soprattutto con quelli successivi prima su Palazzo Madama e poi a Pino Torinese, vengono man mano trasferiti i volumi che servivano per le osservazioni e per la ricerca scientifica (effemeridi, almanacchi, annuari, atlanti, riviste scientifiche) mentre i volumi monografici di maggior pregio restano nelle biblioteche degli istituti torinesi a cui l’osservatorio afferiva (prima l’Accademia delle Scienze e poi l’Università di Torino). La biblioteca per contro conserva una delle più vaste e complete collezioni di riviste scientifiche e pubblicazioni di osservatori di tutto il mondo. Il patrimonio bibliografico consiste in circa 15.000 volumi monografici, oltre 1.300 periodici cartacei, circa 800 periodici elettronici.

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