Teatro comunale Alfonso Rendano di Cosenza

Esterno del Teatro Rendano
Interno del Teatro Rendano
Interno del Teatro
Sala Maurizio Quintieri

In piazza XV Marzo, nel cuore del centro storico di Cosenza, sorge il teatro “Alfonso Rendano”, unico teatro di tradizione della Calabria, riconosciuto tale con Decreto Ministeriale del 16 novembre 1976, «per la qualificata attività culturale e artistica svolta e per il particolare impulso alle locali tradizioni artistiche e musicali».

La storia della sua costruzione affonda le radici nel 1819 quando, con decreto dell’intendente Alessandro Mandarino, iniziarono i lavori per la costruzione del Teatro Real Ferdinando, sul terreno in cui vi era una antica chiesa del soppresso ordine dei Gesuiti; il teatro venne ultimato nel 1830. Tornati i Gesuiti, chiesero al re la restituzione dell’area occupata dal teatro, che nel 1853 venne demolito. Nel settembre 1860, il generale Garibaldi entrava in Cosenza ed in suo onore, sulle rovine del teatro Real Ferdinando, venne fatto costruire il Teatro Garibaldi, un baraccone di legno progettato dall’ing. Miceli. Nel 1877, la piazza venne allargata e il Comune decise di costruire un vero teatro sull’area del baraccone su progetto dell’architetto Zumpano. I lavori vennero completati nel 1895 con il fondale disegnato da Domenico Morelli ed eseguito, nel 1901, da Paolo Vetri, raffigurante le nozze di Luigi III d’Angiò e di Margherita di Savoia celebrate in Cosenza nel 1433.

Inaugurato il 20 novembre 1909 con la rappresentazione di Aida di Giuseppe Verdi, il teatro cittadino – denominato Teatro Massimo o Comunale – ebbe periodi di attività brevi e ad intermittenza, che da questa data diedero il via alla lunga tradizione operistica cosentina. Nel 1937 venne intitolato al musicista cosentino Alfonso Rendano (Carolei, Cosenza, 5.4.1853-Roma, 10.9.1931), compositore e pianista inserito nella tradizione tardo-romantica che si sviluppò tra fine Ottocento e inizi Novecento. Purtroppo nel 1943 una bomba destinata al Castello Normanno-Svevo, sede della contraerea, colpì in pieno il teatro, distruggendo anche il plafond realizzato da Salfi. Tra il 1964 e il 1966 sono stati realizzati i lavori di ricostruzione e il 7 gennaio del 1967 fu nuovamente inaugurato con La Traviata di Verdi con la direzione d’orchestra di Armando La Rosa Parodi.

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