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La corte e il potere > Francesco Gonzaga
Francesco Gonzaga
Francesco Gonzaga è il quarto marchese di Mantova ed è il marito di Isabella d’Este Gonzaga. Nasce a Mantova nel 1466 e muore nella stessa città nel 1519. Contribuisce, su iniziativa della raffinatissima moglie, alla promozione culturale della città lombarda, facendo di Mantova un polo di attrazione intellettuale di primissimo piano. La politica di Francesco Gonzaga si fonda su relazioni di buon vicinato tra il ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, tanto da essere per un certo periodo comandante dell’esercito veneziano e cognato di Ludovico il Moro. Dopo l’invasione francese di Carlo VIII Francesco Gonzaga si mantiene in un primo momento fedele a Venezia per poi passare dalla parte di Luigi XII. Nel 1509 cade in mano degli ex alleati veneziani dai quali è rilasciato un anno dopo grazie alle pressioni della moglie Isabella su Giulio II. Il marchese ha un vivace interesse per i canti del Furioso, mano a mano che venivano composti, e nel 1512 chiede all’Ariosto di poter leggere l’opera, così decantata dalla moglie Isabella. Ma il grande manoscritto era illeggibile e solo il poeta avrebbe potuto decifrarlo o copiarlo. Nella corrispondenza epistolare tra Francesco Gonzaga e l’Ariosto l’opera viene chiamata semplicemente "gionta" o continuazione dell’Orlando innamorato, il che dimostrerebbe come all’altezza del 1512 l’Ariosto ancora non aveva stabilito il titolo del suo romanzo cavalleresco, o come non volesse ancora divulgarlo. L’Ariosto, che si trova a Mantova il 5 maggio 1516 per smerciare un buon numero di copie della prima edizione del Furioso, dona un esemplare del romanzo ad un entusiasta Francesco Gonzaga. Il marchese di Mantova è citato in Orlando furioso XXVI, 49, vv. 5-8: "V’è Francesco Gonzaga, né abandona / le sue vestigie il figlio Federico; / et ha il cognato e il genero vicino, / quel di Ferrara, e quel duca d’Urbino". Francesco Gonzaga, malato da alcuni anni, muore per il riacutizzarsi del ‘mal francese’ nel 1519.
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