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percorso biografico   Home Page > Percorso biografico > 1802-1814 > Gli Austriaci a Milano

Gli Austriaci a Milano

fotografia La decisione di Foscolo di lasciare Milano era già stata presa nell’estate del 1814, ma la partenza viene rinviata sia perché lo scrittore non vuole ostacolare il fratello Giulio che aveva intrapreso la carriera militare, sia perché rimane in attesa delle decisioni del Congresso di Vienna, iniziato nel novembre. Nell’ottobre chiede al generale Bellegarde una cattedra di eloquenza, indicando Padova come sede desiderata, ma non viene accontentato.

Il soggiorno milanese si rivela sempre più insidioso per lo scrittore; tra la fine del 1814 e l’inizio del 1815, viene scoperta una congiura antiaustriaca alla quale Foscolo non aveva partecipato direttamente, ma nella quale erano coinvolti molti dei suoi più stretti amici e collaboratori come Giovanni Rasori e Ugo Brunetti, che vengono arrestati.

La posizione dello scrittore diventa ancor più delicata dopo la pubblicazione di un pamphlet sulla rivolta del 20 aprile 1814, in cui Foscolo veniva denunciato come complice degli estremisti che avevano trucidato il ministro Prina. Come risposta a tali accuse inizia a scrivere i discorsi Della servitù dell’Italia.

Nel frattempo accetta la proposta del governo austriaco, avanzata dal conte Ficquelmont, di diventare redattore di una rivista letteraria che nell’intenzione degli Austriaci doveva avere una funzione di conciliazione e pacificazione delle tensioni politiche. Nel febbraio Foscolo scrive il Parere sulla istituzione di un giornale letterario e prende accordi con l’editore Stella. Nonostante la segretezza con cui erano stati avviati i contatti con gli Austriaci, il progetto della rivista circolò a Milano e suscitò le reazioni indignate di alcuni milanesi che, come il conte Confalonieri, accusarono Foscolo di tradimento.

La situazione era ormai insostenibile; il 30 marzo 1815, prima di pronunciare il giuramento di fedeltà all’Austria al quale erano chiamati tutti gli ufficiali, Foscolo parte definitivamente dall’Italia.

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