De origine vita studiis et moribus viri clarissimi Dantis Aligerii florentini poete illustris et de operibus compositis ab eodem è ricordato da Boccaccio stesso nelle Esposizioni come Trattatello in Laude di Dante. Si tratta di una biografia dantesca di stampo encomiastico, vicina, nell’ispirazione commemorativa, al De vita et moribus Domini Francisci Petracchi e perfettamente in linea con quel gusto per la storia delle grandi personalità che ci è testimoniato dalle notizie biografiche raccolte da Boccaccio su Pier Damiani e Livio.
L’opera è attestata in tre diverse redazioni; una prima, più dettagliata, è databile agli anni 1351-55; le altre due, in forma compendiata, rimontano invece al 1360 e al 1365. Probabilmente il Trattello rientrava in un più ampio progetto di divulgazione e promozione della poesia dantesca, del quale abbiamo testimonianza grazie alle sillogi tràdite dai manoscritti 104 6 della Biblioteca capitolare di Toledo e Chigiano L V 176 e L VI 213 (che originariamente costituivano una sola unità codicologica). Si ripropone in queste miscellanee un’inalterata sequenza di scritti danteschi, che vede susseguirsi Vita Nuova, Commedia e 15 canzoni, in testa ai quali, a mo’ di proemio, si legge la storia biografica dell’Alighieri, redatta da Boccaccio. La narrazione della vita di Dante procede secondo il modello delle biografie favolose dedicate a Virgilio da Servio e Donato. Alla tensione per il fantastico si associa però una dovizia di particolari che iscrive il racconto nella storicità della cronaca. Centrale è per Boccaccio il tema della poesia e dei rapporti che intercorrono tra quest’ultima e la teologia. Si prefigura così una chiave di lettura per la Commedia, che esalta il significato allegorico del viaggio dantesco nella direzione dell’ortodossia religiosa. Sulla missione del poeta-vate, incarnata dall’Alighieri, Boccaccio si sofferma attraverso l’esplicitazione di sogni allusivi e premonitori, come quello occorso alla madre di Dante, nel quale è adombrata la gloria futura del poeta della Commedia.