titolo Ludovico Ariosto

La poesia delle Grazie

Nelle Grazie Foscolo aspira a un ideale di poesia assoluta, che si pone come un modello di perfezione inarrivabile che cerca di fondere in un insieme armonico materiali diversi. Illuminante è il giudizio di Foscolo stesso sul poema: “Tale è il disegno di questo poema architettato, per così dire, e di frammenti dissotterati dall’antichità, e di materiali che abbiamo giornalmente presenti agli occhi, e di ornamenti immaginati in un mondo non conosciuto”. Il poema si poneva quindi come un tentativo di sintesi tra il passato mitico e il presente, tra la bellezza armonica e l’istanza di civilizzazione degli antichi e la compassione per il presente agitato da guerre e conflitti. A questo universo minaccioso e inquietante la poesia oppone un mondo di equilibrio e serenità, delineato attraverso un’espressione precisa e luminosa, ricca di risonanze, in linea con le contemporanee esperienze figurative (primo tra tutti Canova) e poetiche del Neoclassicismo europeo. La poesia rifugge ogni eccesso di artificio, deve essere ispirata dal cuore e evocare, attraverso richiami, allusioni, citazioni, un mondo mitico, sacrale, assoluto. Lo scenario rasserenante evocato dalle Grazie e da Venere è un segno dell’azione di civilizzazione e purificazione operato dall’arte e dalla bellezza, grazie alle quali l’uomo può trovare un appagamento temporaneo e raggiungere una pace intensa anche se illusoria e precaria.

Questo sentimento di precarietà è all’origine della natura frammentaria del testo che solo in brevi quadri riesce a raggiungere la perfetta sintesi auspicata dall’autore. La poesia delle Grazie è quindi affidata a brevi frammenti di straordinaria intensità, giustamente celebri: la vergine romita, la danzatrice, la suonatrice di arpa, la tessitura del velo delle Grazie.


La fede battesimale dell’Ariosto, da M. Catalano, Vita di Ludovico Ariosto ricostruita su nuovi documenti, vol. I, Genève, L. Olschki, 1930-1931, p. 39

A. Canova, La Danzatrice, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo

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