I Commentari della storia di Napoli, scritti probabilmente da Foscolo non prima del 1801, sono un testo incompiuto e frammentario che racconta le vicende della Repubblica napoletana a partire dal momento dell’ingresso dei Francesi a Napoli nel 1799. Essi rientravano in un progetto storiografico più ampio, in cui Foscolo intendeva delineare il quadro della storia italiana dal 1789 al ritorno dei francesi nel 1800; apparteneva a questo progetto anche un volume intitolato Commentari cisalpini, che andò perduto quando il manoscritto fu consegnato da Quirina Mocenni Maggiotti a Giuseppe Mazzini, il quale a Londra stava approntando l’edizione degli Scritti politici inediti di Ugo Foscolo.
I Commentari nascono dalla volontà di Foscolo di farsi interprete e cronista della storia del suo tempo, narrando, da una prospettiva indipendentista e patriottica, le vicende dell’Italia contemporanea. Egli ripercorreva i tragici eventi napoletani con l’intento di comprendere le ragioni della sconfitta repubblicana e attribuiva la sostanziale responsabilità del fallimento al Direttorio francese, ostile alle mire unitarie dei patrioti e artefice di una politica di sfruttamento e tradimento nei confronti dei Napoletani. Lo scopo di questa ricostruzione storiografica, troppo frammentaria per permettere valutazioni più approfondite, era quello di promuovere il progetto unitario e indipendentista sottolineando l’ambigua politica dei Francesi, anche in vista delle prospettive politiche che si aprivano dopo la vittoria di Marengo del 1800.