|
 |
Home Page >
Percorso tematico > Le donne > Quirina Mocenni Magiotti
Quirina Mocenni Magiotti
Quirina Mocenni Magiotti (Siena 1781- Firenze 1847) ribattezzata da Foscolo nell’epistolario la “donna gentile”, conobbe il poeta a Firenze, tramite l’intercessione di Luisa d’Albany e di Leopoldo e Massimiliana Cicognara. Il rapporto sentimentale tra Foscolo e Quirina, infelicemente sposata a Ferdinando Magiotti di Montevarchi, durò pochi mesi nell’autunno del 1812, ma il legame proseguì fino alla morte del poeta ed è documentato da un carteggio di grande interesse. Quirina costituì sempre un punto di riferimento importante per il poeta che aiutò anche economicamente nel periodo dell’esilio; le lettere si infittiscono proprio nel corso del soggiorno in Svizzera, da dove il poeta invita invano l’amica a raggiungerlo, per accompagnarlo poi a Londra.
Custode fedele della fama e della memoria di Foscolo, Quirina si adoperò durante gli anni dell’esilio e anche dopo la morte del poeta per promuovere i suoi scritti e raccogliere i testi inediti; comprò le carte lasciate in Italia da Foscolo, che rischiavano di andare disperse e le affidò al fratello Giulio; contribuì inoltre all’edizione delle Scelte opere di Ugo Foscolo in gran parte inedite sì in prosa che in verso con nuovi cenni biografici e note del professore Giuseppe Caleffi (Fiesole 1835) e delle Prose e poesie edite ed inedite di Ugo Foscolo curate da Luigi Carrer (1842) e collaborò con Mazzini quando l’esule italiano, a Londra, si apprestava, dopo aver recuperato le carte di Foscolo, a stampare gli Scritti politici inediti raccolti a documentarne la vita e i tempi (Lugano 1844).
 
|
|
 |
 |
 |
 |
 |
    |