Il triennio giacobino (1796-1799)
Nel marzo del 1796, nel quadro della guerra della Francia contro l’Austria, il giovane generale Napoleone Bonaparte avviò una trionfante campagna d’Italia vincendo contro i Piemontesi (costretti a firmare l’armistizio di Cherasco) e gli Austriaci. La presenza dei Francesi in Italia favorì la costituzione di repubbliche democratiche: Milano, liberata dagli Austriaci nel maggio, istituì una Municipalità milanese; le terre padane che erano appartenute alla Stato pontificio si unirono nell’ottobre del 1796 e fondarono la Repubblica cispadana, che nel gennaio 1797 adottò come vessillo il tricolore bianco, rosso e verde. Nel luglio del 1797 fu istituita dai Francesi la Repubblica Cisalpina che unificava le province lombarde e cispadane. La repubblica veneziana, nella quale dal maggio 1797 era stato istituito un governo democratico favorito dai Francesi, fu ceduta all’Austria con il Trattato di Campoformio, nell’ottobre 1797. Nel frattempo, nel giugno del 1797, si era costituita anche la Repubblica ligure. Nel gennaio 1798 l’esercito francese invase lo Stato pontificio; un gruppo di patrioti sostenuti dai Francesi istituì la Repubblica romana; nel gennaio del 1799 l’avanzata delle truppe d’oltralpe guidate dal generale Championnet permise la proclamazione della Repubblica anche a Napoli, dove fu istituito un governo provvisorio guidato dalle forze democratiche.
Nel frattempo contro la Francia si era formata la seconda coalizione che comprendeva Austria, Russia, Inghilterra e Regno di Napoli; un esercito formato da truppe austro-russe invase l’Italia settentrionale e costrinse i Francesi a ritirarsi nei loro confini; l’unica città che non venne conquistata è Genova dove si organizzò la resistenza dei patrioti; molti furono gli esuli che fuggirono in Francia. A Napoli la reazione antirepubblicana, che coinvolse anche i contadini insorti contro i Francesi e che fu favorita dall’arrivo della flotta inglese, fu particolarmente cruenta.
La reazione durò circa un anno, fino alla vittoria di Marengo (14 giugno 1800) che riaprì ai Francesi le porte dell’Italia.

