INGHILTERRA

Petrarca non approdò mai in Inghilterra: secondo una sua dichiarazione arrivò solo a lambire lo stretto della Manica nel corso del viaggio nel nord Europa compiuto nel 1333 (Familiares III 1); quindi la sua conoscenza delle isole britanniche fu mediata dalle letture e dalle conoscenze personali. Fra queste ultime spicca Riccardo di Bury, ambasciatore del re Edoardo III ad Avignone e appassionato bibliofilio, al quale Petrarca si sarebbe rivolto (invano) per ottenere un esemplare della Topographia Hibernica di Giraldo Cambrense da cui ricavare notizie sulla mitica isola di Thile.
In varie occasioni Petrarca deplora la lunga e sanguinosa guerra scoppiata tra Francia e Inghilterra nel 1337 e destinata a durare per oltre un secolo; nell'egloga XII del Bucolicum carmen mette in scena una zuffa fra i rispettivi re, celati dietro nomi pastorali, e nel Trionfo della Fama commemora il duca di Lancaster, morto nel 1361 dopo anni di lotte contro i francesi.
Tra i manoscritti petrarcheschi attualmente custoditi in terra inglese va ricordato almeno quello della British Library di Londra contenente l'opera di Tito Livio, frutto del restauro compiuto in anni giovanili.

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