Philologia Philostrati è il titolo di una commedia composta in un periodo imprecisato del periodo
avignonese (1326-36) e poi andata perduta, probabilmente distrutta dallo stesso Petrarca: se ne conserva solo un'autocitazione, "La maggior parte degli uomini muore nell'attesa" (1) (
Familiares II 7), battuta pronunciata da un personaggio di nome Tranquillino. Nell'impossibilità di giudicarne il contenuto, possiamo solo ipotizzare che si trattasse di un precoce (e prematuro) tentativo di emulare un modello classico: in questo caso Terenzio.
Vari amici di Petrarca (fra cui
Barbato da Sulmona e
Francesco Nelli) gli chiesero di poterla leggere, e anche
Giovanni Boccaccio nella
Vita Petracchi mostra di conoscerne l'esistenza; ma Petrarca non volle divulgare questo acerbo prodotto della sua officina letteraria.
(1) "Maior pars hominum expectando moritur".