A Mantova, il 19 ottobre 1516, Castiglione sposa la giovanissima nobildonna Ippolita Torelli, figlia del conte Guido e di Francesca di Giovanni Bentivoglio, già signore di Bologna, e cugina di Barbara vedova di Ercole Strozzi. Il matrimonio, concordato alla fine dell’anno precedente soprattutto grazie all’opera della madre di Baldassarre, Aloisia Castiglione, e della marchesa Isabella d’Este, ha luogo sotto gli auspici e con il consenso esplicito del marchese Francesco Gonzaga. Le nozze vengono festeggiate in modo solenne, con fasto quasi principesco; alle giostre e ai trofei voluti da Francesco Gonzaga partecipano i rappresentanti della migliore aristocrazia emiliana e lombarda.. Nell’occasione Baldassarre fa allestire la messa in scena di una commedia, Gog e Magog, scritta dall’amico Domizio Falcone, morto nel 1505.
Segue, per Castiglione, un periodo di calma e serenità, di raccoglimento spirituale e letterario, dopo i drammatici e inutili sforzi per salvare i suoi signori dalla bufera imminente, durante il quale, finalmente rientrato a Mantova dopo una lunga assenza, può godere delle gioie della vita domestica. In questo contesto, nell’autunno del 1518 Baldassarre porta a termine la seconda stesura del Libro del Cortegiano, e, tramite Ludovico di Canossa, ne invia copia a Roma, per avere il giudizio di Pietro Bembo e Iacopo Sadoleto.
Il 3 agosto 1517 nasce il primogenito Camillo, suo unico figlio maschio. Il 17 luglio 1518 nasce la figlia Anna. Il 14 agosto 1520, infine, viene alla luce la figlia Ippolita.