titolo Ludovico Ariosto

Da Roma a Mantova

A metà novembre del 1522, ottemperati i propri doveri nei confronti del nuovo pontefice, Castiglione può finalmente lasciare Roma e ritornare a Mantova: egli è mosso in parte dalla volontà di sfuggire la peste, che dal mese di luglio infierisce lungo le rive del Tevere, e in parte dal desiderio di riabbracciare i figli.

Il 20 marzo 1523 Baldassarre riceve dal marchese Federico Gonzaga un decreto ufficiale nel quale sono riconosciuti pubblicamente i suoi molti servigi e meriti e, inoltre, il principe dichiara di essere a lui debitore della nomina a generale dell’esercito pontificio.

Fatto testamento, nell’autunno partecipa al seguito di Federico, e sotto le sue insegne, alla campagna militare che questi è chiamato a condurre in Lombardia, alla guida delle milizie della Chiesa e della Repubblica di Firenze, a sostegno del duca di Milano Francesco II Sforza minacciato dai francesi. Castiglione, senza troppo entusiasmo, è insignito dei gradi di capitano di una compagnia di cinquanta uomini d’arme a cavallo. Il ritorno alla vita militare si rivela tutt’altro che agevole, anche a causa di un inverno precoce; così in una lettera del 14 novembre, scritta da Pavia alla marchesa Isabella d’Este, egli sfoga il suo rancore sui nemici: “Tutti desiderano vivamente che la guerra finisca, per ritornarsene a casa e che il gelo sia tanto grande, che pigli tutti questi francesi, se non di qua dai monti, almeno a quella capelletta del Monsenis” (V. Cian, Un illustre nunzio pontificio del Rinascimento. Baldassar Castiglione, Città del Vaticano 1951, 100).

Il 21 novembre, costretto il marchese a interrompere la campagna militare per una grave infezione, Baldassarre è di nuovo in patria, nella dimora famigliare di Casatico, in compagnia della madre Aloisia e dei figli. Qui lo raggiunge, da Roma, la notizia che, dopo la morte di Adriano VI, è stato eletto al pontificato il cardinale Giuliano de’ Medici, con il nome di Clemente VII.


La fede battesimale dell’Ariosto, da M. Catalano, Vita di Ludovico Ariosto ricostruita su nuovi documenti, vol. I, Genève, L. Olschki, 1930-1931, p. 39

La bandiera del Ducato di Milano

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