Il Conciliatore
Il “foglio azzurro”, come era chiamato Il Conciliatore per il colore della carta di stampa, uscì a Milano, con cadenza bisettimanale, fra il settembre del 1818 e l’ottobre del 1819, quando venne chiuso dalla polizia austriaca. Esso era finanziato da due nobili liberali, il marchese Luigi Porro Lambertenghi e il conte Federico Confalonieri, che insieme ai redattori Silvio Pellico e Pietro Borsieri (che stese il programma del “foglio scientifico-letterario”) furono condannati nei processi del 1821 per cospirazione contro l’Austria. Gli altri redattori erano Ludovico di Breme e Giovanni Berchet, ai quali si aggiunsero articolisti di rilievo come Ermes Visconti e Gian Domenico Romagnosi. Manzoni non vi scrisse, ma ben poteva condividerne il programma, che riprendeva le linee di impegno culturale e sociale dell’illuministico “Caffè” dei Verri e di Beccaria. Il Conciliatore, che voleva superare la fase delle polemiche romantiche, rifiutava la “letteratura delle nude parole” e delle “dispute meramente grammaticali”, e invece si proponeva di giovare alla pubblica utilità, soprattutto in quei settori che stavano caratterizzando il progresso economico della Lombardia, come l’agricoltura, il commercio, l’industria. Lo scopo culturale, ma soprattutto politico della redazione era quello di “istruire” la borghesia lombarda (con articoli sulla legislazione, sulle scoperte scientifiche e tecnologiche, sull’esplorazione di nuove terre) e di accrescerne le potenzialità. La letteratura -scriveva Borsieri nel programma (anticipando la formula manzoniana espressa nella lettera sul Romanticismo)- doveva servire da tramite piacevole e interessante per far giungere quegli utili contenuti al popolo (e fra i “media” più idonei al miglioramento dell’opinione pubblica egli indicava, come già M.me de Staël, il teatro). Sul periodico apparvero articoli sulle novità teatrali europee e anche sulla questione del romanzo. E’ sicuramente agli amici del Conciliatore che Manzoni sembra ammiccare, con dissimulate allusioni, scrivendo la prima Introduzione al Fermo e Lucia e avviando la prima stesura del suo capolavoro narrativo.

Pagina del “Conciliatore” in Immagini della vita e dei tempi di Alessandro Manzoni, raccolte e illustrate da Marino Parenti, Firenze, Sansoni, 1973, p. 100.

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