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Sul Romanticismo
Nel 1823 Manzoni invia una lettera sul tema del Romanticismo al marchese Cesare Taparelli d’Azeglio (il padre di Massimo d’Azeglio, romanziere e genero dello scrittore), il quale aveva espresso alcuni dubbi sulla nuova scuola letteraria. Essa si richiama alle polemiche romantiche, anche se ormai la disputa si era conclusa già da qualche anno. Manzoni, infatti, parla di quelle polemiche come di cosa passata e tende piuttosto a delineare una nozione e una definizione del “sistema romantico” alla luce della propria ideologia letteraria e religiosa. Egli si dichiara pienamente d’accordo con le critiche che i romantici hanno mosso all’uso (ormai antiquato e ridicolo) della mitologia in letteratura e all’indiscriminata obbedienza al principio d’imitazione dei classici (Marte, Venere e le altre figure mitologiche tratte dagli antichi classici faranno la stessa fine -egli scrive- di Arlecchino o Pantalone). Ma a queste critiche dei romantici ai classicisti egli aggiunge la propria interpretazione di scrittore cristiano, affermando che la mitologia è una forma di idolatria, di persistente paganesimo. Il merito fondamentale dei romantici è quello di aver dato avvio a una letteratura moderna che riconosce il suo oggetto nel vero, il suo mezzo nell’interessante e il suo scopo nell’utile. Proprio l’attenzione della nuova scuola letteraria alla verità, al ragionevole, all’utile morale dell’individuo e della società ne indicano la tendenziale qualità cristiana. Manzoni, anzi, allarga la prospettiva alla moderna scienza dell’economia politica. Se questa scienza nel Settecento bandiva valori contrari al Cristianesimo, nel nuovo secolo essa ha scoperto la falsità delle precedenti opinioni e su valori come il lusso o la prosperità fondata nella rovina altrui ha stabilito dottrine conformi ai precetti del Vangelo. Nella lettera al D’Azeglio, più che un contributo “militante” al dibattito letterario (che Manzoni aveva già dato con la Lettre allo Chauvet) riconosciamo le idee etiche ed estetiche che stanno alla base del romanzo e della Morale Cattolica.
 
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