
Nella ghibellina Pisa
Petracco portò moglie e figli nel 1311, sperando che la presenza in Italia dell'imperatore Enrico VII avrebbe condotto a una generale pacificazione e in particolare avrebbe aperto le porte per il ritorno a
Firenze dei fuorusciti; ma dopo una attesa vana, disilluso, nel 1312 decise di trasferirsi ad
Avignone con tutta la famiglia. Probabilmente nel corso di questo soggiorno pisano si colloca l'unico incontro fra Petrarca bambino e l'esule
Dante Alighieri, ricordato in una lettera tarda (
Familiares XXI 15).
Nel 1342 papa
Clemente VI concesse a Petrarca un
canonicato nella cattedrale di Pisa. Nell'
Itinerarium la città viene definita "antichissima ma di aspetto moderno e piacevole"(1) .
(1)"pervetustam sed recenti et decora specie".