titolo Ludovico Ariosto


Virginio Ariosto

Nasce a Ferrara nel 1509 e muore nella stessa città nel 1560. E’ il secondo figlio naturale di Ludovico, avuto da Orsolina Sassomarino, domestica di casa Ariosto. A tredici anni segue il padre a Castelnuovo di Garfagnana: Ludovico cura in prima persona i rudimenti formativi del figlio prediletto. Nella Satira VI, diretta a Pietro Bembo, l’ Ariosto chiede un buon maestro per il figlio, che non sia affetto dal vizio (tanto comune tra i precettori) della sodomia. Forse dopo l’esito negativo delle ricerche del Bembo, Virginio è inviato a Scandiano dove frequenta gli insegnamenti dell’umanista Antonio Caraffa. Viene legittimato da Ludovico nel 1530 e dichiarato suo erede. Effettua studi giuridici all’Università di Padova dal 1531. Ancora nel 1531 Ludovico controlla il figlio e raccomanda per lettera il Bembo ti tenere sott’occhio il ragazzo, non troppo volenteroso. Virginio usufruisce fin da giovinetto di beneficî ecclesiastici ma raggiunge una carica solo a due anni dalla morte, nel 1558, quando ottiene un canonicato nella cattedrale di Ferrara. E’ autore di poesie in latino e in volgare e compone il Prologo della commedia ariostesca I Studenti, interrotta da Ludovico alla quarta scena dell’atto IV e continuata da Virginio. E’ autore inoltre de l’Imperfetta, rappresentata per la prima volta di fronte a Margherita d’Austria, duchessa di Parma, nel 1556, e recitata più volte da Virginio in persona. Raccoglie diverse memorie intorno alla vita del padre, del quale diffonde anche alcune opere minori come le Satire, nell’edizione curata dal Doni del 1550, la Lena e il Negromante edite dal Dolce nel 1551. Nella famiglia degli Ariosti Virginio, dopo la morte del padre, è particolarmente inviso agli zii Galasso e Alessandro a tal punto che, pur di ridimensionare il potere lasciatogli da Ludovico nel testamento, decidono di legittimare il primogenito del poeta, Giovanbattista.


Madonna col Bambino i Santi Francesco e Quirino, Modena, Galleria Estense

Ferrara, Casa di Ludovico Ariosto (parva domus)

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