GONZAGA

L'altalenanza di Petrarca nei confronti dei Gonzaga dipese prima dalla sua amicizia con Azzo da Correggio e poi dalla sua dimora presso i Visconti, dei quali i signori di Mantova furono in tempi diversi alleati e nemici. Allo stabilimento di veri e propri rapporti dovette contribuire in modo decisivo il loro cancelliere Giovanni Aghinolfi: grazie a lui Petrarca soggiornò a Mantova nel 1350 e vi fu poi invitato a risiedere, ma la sua opzione in favore di Milano troncò ulteriori, possibili sviluppi.
A Guido Gonzaga (che, per l'anzianità del padre Luigi, reggeva di fatto la città) Petrarca indirizzò due lettere (Epystole III 30 e Familiares III 11), la prima delle quali notevole per le aspre critiche rivolte al Roman de la Rose e in generale alla letteratura francese. A sua figlia Tommasina, moglie di Azzo da Correggio, scrisse una perduta lettera di condoglianze per la morte del marito.

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