
Dopo quattro anni trascorsi a
Montpellier Petrarca si trasferì a Bologna nel 1320, con il fratello
Gherardo e con
Guido Sette, per proseguire gli studi di diritto; ma per vari motivi non poté seguire le lezioni con continuità e le abbandonò del tutto nel 1326, senza essersi laureato, per rientrare ad
Avignone a causa della morte del
padre. In questa fase si colloca dunque il rifiuto della carriera giuridica e la decisa opzione per la letteratura.
Fra i compagni di studio Petrarca strinse amicizia con
Tommaso Caloiro e con
Giacomo Colonna, la cui conoscenza avrebbe prodotto effetti concreti nel successivo periodo avignonese; fra i professori entrò in rapporti con il canonista Giovanni d'Andrea, al quale scrisse poi cinque lettere, una delle quali (
Familiares IV 16) in risposta all'accusa di aver disertato gli studi giuridici.
Petrarca tornò a Bologna un'ultima volta nel 1364, per incontrare il legato papale Androin de la Roche, e in quell'occasione verificò le condizioni di decadenza in cui versava la città.