L'Autore
Giovanni Boccaccio è considerato dalla critica il padre del genere letterario della novella. Questa forma narrativa breve, tanto fortunata nelle letterature europee, conosce probabilmente con il Decameron la sua prima formalizzazione letteraria. L’opera, per la sua poliedricità tematica e per la varietà delle sue fonti, si impone come summa delle precedenti esperienze narrative e al contempo è da subito riconosciuta come modello da perseguire, per coloro che si lasciano sedurre dalla tentazione della scrittura novellistica.
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Percorso biografico
Dagli incerti natali toscani, a lungo contesi tra Firenze e Certaldo, alla giovinezza napoletana, periodo di formazione cultuale e letteraria, fino al rientro in Firenze nel 1340 l’esperienza biografica di Giovanni Boccaccio gravita tra i due poli di attrazione della corte napoletana e del comune fiorentino, prima di ripiegarsi nell’otium letterario del borgo certaldese.
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Percorso testuale
L’esordio giovanile in poesia latina è ben presto seguito dalla sperimentazione più varia in volgare. Particolarmente attivi sono i modelli del romanzo cortese e del poema allegorico, prima della focalizzazione degli interessi sulle forme della narrativa breve, che porta alla definizione del genere novellistico consacrato dal Decameron. Il fascino dell’erudizione si afferma sempre più prepotentemente nella produzione enciclopedica latina dell’età matura.
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Percorso tematico
Il Decameron di Giovanni Boccaccio è sicuramente uno dei classici della nostra tradizione più studiati non solo dalla critica italiana ma anche da quella internazionale. Le ragioni di tale costante interesse sono facilmente condivisibili. Termine di riferimento indiscusso per i Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer, il Centonovelle boccacciano esercita un influsso fondante sulla novellistica occidentale, presentandosi come modello di riferimento per le letterature medievali europee.
   
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