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Percorso tematico > Intorno al Decameron > VIII. Vari protagonisti e varie ambientazioni
Le dieci giornate
Decameron
VIII. Vari protagonisti e varie ambientazioni
La tematica della beffa, affrontata nella giornata precedente, si conferma come argomento delle novelle raccontate sotto il reggimento di Lauretta. Nell’ottava giornata si assiste però a una variazione e a un’amplificazione delle tipologie burlesche. La beffa non si gioca più nei limiti angusti della sfera famigliare, come era stato nella giornata VII, e non coinvolge esclusivamente i vertici del triangolo amoroso (marito, moglie e amante). Gli scenari dell’ambientazione adesso si moltiplicano, spaziando dalla città (Milano, 1; Firenze 3, 5, 6, 7, 9; Siena, 8; Napoli, 10) alla campagna (Varlungo, 2; Fiesole, 4). Le fisionomie attanziali si diversificano, investendo varie classi sociali e differenti ambiti professionali: Gulfardo è un soldato mercenario tedesco (1); il prete di Varlungo e il prevosto di Fiesole ingrossano le fila del clero (2 e 4); Calandrino, Bruno e Buffalmacco sono dei pittori (3 e 6); è un giudice il marchigiano beffato a Firenze (5) mentre Maestro Simone esercita la medicina (9), Salabaetto pratica la mercatura (10) e lo scolare della novella 7 incarna il prototipo dell’intellettuale. I meccanismi dell’azione si complicano e contemplano anche la ritorsione della controbeffa (7 e 10). La burla non è più innescata solo e unicamente dal gentil sesso, come nella giornata precedente, e se l’identità del beffatore è programmaticamente generica in prevalenza sono però gli uomini ad agire. È come se in questa decina novellistica si assistesse a una sorta di riscatto dei maschi dall’ironia beffarda delle protagoniste femminili della settima giornata, con l’intenzionalità di un ideale pareggiamento di conti.
 
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