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La corte e il potere > Giulio II
Giulio II
Giuliano Della Rovere nasce ad Albissola Superiore, nei pressi di Savona, nel 1443. E’ vescovo in diverse sedi fino a diventare cardinale di San Pietro in Vincoli a Roma. E’ eletto papa il I° novembre 1503, al termine del brevissimo pontificato di Pio III Todeschini-Piccolomini. Muore il 21 febbraio 1513. Pontefice iracondo e pieno di ambizioni temporali, persegue una politica di riconquista militare dei territori dello Stato della Chiesa minacciati da Cesare Borgia. Si fa promotore della Lega di Cambrai nel 1508, alleandosi con Massimiliano d’Austria e Luigi XII contro la repubblica di Venezia. Si allea in seguito con la Svizzera contro la Francia nella Lega Santa. Ludovico Ariosto incontra Giulio II in alcune missioni: si trova a Roma subito dopo l’inizio del suo servizio presso il cardinale Ippolito nell’ottobre 1503 proprio per il conclave che elegge Giulio II. Rende omaggio insieme ad altri cortigiani estensi al nuovo papa. Forse compie un altro viaggio a Roma nel 1505 per ottenere il beneficio di Santa Maria dell’Oliveto. Mentre è certamente ricevuto da Giulio II nel luglio e nel dicembre 1509, nel maggio 1510 e ben due volte, con una sosta a Firenze, nell’agosto 1510. In queste ambascerie per conto del cardinale Ippolito d’Este l’Ariosto si adopera in difficili mediazioni con il papa, contrario alle posizioni politiche degli Estensi e avverso alla figura del cardinale Ippolito. Un segno dell’ostilità di Giulio II verso gli Estensi emerge anche dal caso dell’omicidio di Ercole Strozzi, strumentalizzato dal pontefice quando nel 1510, in un’udienza accordata all’ambasciatore ferrarese Ruini, si scaglia contro il duca Alfonso I d’Este con l’accusa di aver dato la morte ad Ercole Strozzi.
 
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