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La corte e il potere > Alfonso I d’Este
Alfonso I d’Este
Duca di Ferrara e brillante uomo d’armi presso il quale Ludovico Ariosto esercita il suo servizio dal 23 aprile 1518. Ricopre presso la sua corte incarichi di vario tipo: è inviato in missione a Firenze nel febbraio e nel maggio del 1519, a Roma più volte tra il 1521 e il 1531, è commissario ducale in Garfagnana nel triennio 1522-1525, è inviato a Modena nel 1528, a Venezia nel 1531, a Mantova nel 1532. Alfonso I d’Este nasce a Ferrara nel 1476 e muore nella stessa città nel 1534. Terzogenito di Ercole I, è destinato alla successione in quanto primo figlio maschio. Durante la spedizione italiana di Carlo VIII è inviato presso Ludovico il Moro alla testa di un contingente di cinquecento uomini. Il 30 dicembre del 1501 viene fatto sposare, a Roma e per procura, con Lucrezia Borgia, figlia del papa Alessandro VI, nel tentativo di proteggere Ferrara dall’espansionismo dei Borgia. Nel 1504 è a Londra dove incontra Enrico VIII ma ritorna precipitosamente a Ferrara dove, nel gennaio 1505, era morto Ercole I al quale subentra subito. E’ nominato gonfaloniere della Chiesa da Giulio II e, dopo la battaglia di Agnadello (1509), coglie l'occasione per rivalersi contro Venezia conquistando Rovigo. Giulio II lo scomunica e lo dichiara decaduto perché troppo autonomo nella sua politica contro Venezia. Solo dopo la morte del papa (1513), Alfonso riottiene quasi tutti i territori presi da Giulio II. Ma le difficoltà si ripresentano con Leone X. Alfonso, dopo aver superato nel 1519 una malattia che sembrava mortale, continua a mantenersi fedele all'alleanza con i Francesi, anche quando il papa nel 1521 lo dichiara nuovamente scomunicato e decaduto. La crisi col papato termina di nuovo per la morte del papa (dicembre 1521). In seguito ai disordini dovuti al Sacco di Roma, il duca occupa Modena, e nel novembre del 1527 accetta di partecipare alla Lega di Cognac. La situazione sembra precipitare quando, dopo la pace di Cambrai (1529) che mette fine al conflitto tra Francia e Spagna, i Francesi abbandonano gli alleati italiani. Alfonso riesce tuttavia a tirare dalla sua parte Carlo V.
 
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