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Percorso tematico   Home Page > Percorso tematico > Intorno al Decameron > III. L’industria umana

Le dieci giornate

fotografia Decameron

III. L’industria umana

Dopo la pausa rispettata durante il sabato e la domenica, giornate dedicate al riposo e all’igiene personale, la brigata ricomincia a narrare sotto il reggimento di Neifile. Il tema proposto è quello dell’industria umana, valore che, nella sequenza individuata dalle giornate decameroniane, tiene dietro alla Fortuna. È come se Boccaccio procedesse ad una progressiva messa a fuoco delle potenzialità umane, sottratte dapprima all’influenza di un disegno soprannaturale e religioso, nella seconda giornata, e adesso anche agli azzardi della Fortuna.

Abbandonata la prima villa, i dieci giovani trovano ricetto in un palazzo nobiliare, posto su un poggetto. Il giardino collaterale alla lussuosa dimora è protetto da un muro e ricco di piante da frutto, tra le quali i rigogliosi pergolati delle viti segnano con colori e odori le strade di percorrenza dello spazio verde. Al centro si trova un prato di “minutissima erba”, pieno di fiori e circondato da aranci e cedri; nel mezzo del prato una fontana marmorea zampilla tanta acqua da alimentare a valle due mulini. La notazione di ingegneria idrica, collocata all’interno di un topos letterario fortemente idealizzato e stilizzato, rappresenta un elemento di forte rottura con la tradizione e al contempo si rivela spia della stretta relazione che stringe la cornice e le novelle di questa giornata, tutta centrata sull’esaltazione dell’operosità e dell’industria umana.

Le singole narrazioni denunciano anche tra di loro una reciproca interdipendenza tematica. In otto casi su dieci (2, 3, 4, 5, 6, 7, 8) la trama ripropone il classico triangolo amoroso e l’iniziativa fattiva si risolve nell’espediente escogitato dall’amante per superare l’ostacolo opposto dal marito. L’ambientazione ecclesiastica fa da sfondo alla novella di Masetto da Lamporecchio (1) e, se nella terza novella un frate assume inconsapevolmente il ruolo del paraninfo, per ben tre volte è un religioso a beneficiare di uno stratagemma al fine di concupire una donna (4, 8, 10).

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