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Percorso biografico > 1778-1792 > Zante
Zante
Foscolo nasce a Zante il 6 febbraio 1778; gli viene dato il nome del nonno paterno, Niccolò, cui egli in seguito aggiunse, fino a preferirlo, quello di Ugo. Il padre, Andrea Foscolo, proveniva da un’antica famiglia veneziana, forse di nobili origini seppure decaduta, che si era trasferita già da diverse generazioni nelle colonie venete tra la Dalmazia e la Grecia; a Zante (che nel sonetto Né più mai toccherò le sacre sponde viene chiamata Zacinto) un’isola delle Ionie non lontana dalle coste del Peloponneso, Andrea svolgeva, all’epoca della nascita del figlio, l’incarico di medico di bordo della marina veneziana. La madre, Diamantina Spathis, vedova di un precedente matrimonio, era greca; la sua famiglia abitava diverse isole ionie. Dopo il primogenito nacquero altri tre figli: Rubina nel 1779, Gian Dionisio (Giovanni) nel 1781 e Costantino Angelo (Giulio) nel 1787, entrambi morti suicidi. Ugo apprende dalla madre il greco moderno; conosce anche il veneziano, seppure nella versione contaminata delle colonie, mentre “balbetta”, come dirà lui stesso, l’italiano, che apprenderà correttamente solo dopo l’arrivo a Venezia. Zante rappresentò sempre nella memoria di Foscolo la patria ideale, il luogo degli affetti familiari e della sintonia con la natura; negli anni della maturità, l’origine greca assumerà un significato emblematico per il poeta, che vi vedrà il segno di una predestinazione, di un legame privilegiato con il mondo degli antichi e, nello stesso tempo, la fonte di uno statuto esistenziale di esiliato, irregolare e diverso che lo accompagnerà per tutta la vita.
 
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