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Percorso tematico > I temi letterari > Grecia
Grecia
Il tema della Grecia in Foscolo coniuga la prospettiva autobiografica con la dimensione mitico-letteraria del tema che godeva di una grande fortuna nell’epoca del Neoclassicismo, nell’ambito di una rivisitazione critica e consapevole del rapporto con i classici, in funzione di un’arte che doveva aspirare alla perfezione e all’equilibrio degli antichi.
Foscolo sentiva particolarmente congeniale e vicina la Grecia per diversi motivi: la nascita a Zante, l’origine greca della famiglia materna, la solidarietà del patriota per il destino politico del paese in lotta per l’indipendenza (si vedano gli scritti dedicati nel periodo dell’esilio in Inghilterra al problema politico della Grecia) e, infine, il riferimento letterario alla cultura classica e alla Grecia patria di Omero. Tutti questi motivi sono espressi con particolare intensità, in una sintesi mirabile, nel sonetto Né più mai toccherò le sacre sponde, conosciuto anche con l’intestazione A Zacinto, dove il motivo della nascita a Zante suggerisce un’identificazione tra il poeta e Ulisse, anch’egli esule e senza patria come il poeta, e indirettamente un’identificazione con Omero, cantore di Ulisse. La vicenda del poeta esule e disilluso dalle circostanze storiche viene così rivalutata in chiave mitica, attraverso la proiezione nell’eroico passato greco. Anche nelle Grazie la Grecia è il luogo mitico in cui ha avuto origine la civiltà umana.
Negli anni dell’esilio inglese, poco dopo l’arrivo in Inghilterra, Foscolo progettò per un certo periodo di trasferirsi in Grecia, allo scopo di recuperare una memoria personale e mitico-letteraria, e riavvicinarsi così a una patria doppiamente perduta.
 
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