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Percorso testuale   Home Page > Percorso testuale > Saggistica, critica militante e letteraria dell’esilio > Saggi sul Petrarca

Saggi sul Petrarca

fotografia Il progetto di un lavoro critico sistematico su Petrarca nasce da una duplice occasione: la volontà di continuare gli articoli danteschi pubblicati sulla “Edinburgh Review” con un contributo sull’altro grande poeta trecentesco e le conversazioni del salotto di sir Henry Russel, dove Foscolo, rivolgendosi soprattutto a Carolina Russel, leggeva e commentava versi petrarcheschi. Tra il febbraio e il marzo 1820 lo scrittore, venendo meno la collaborazione con l’ “Edinburgh Review”, pubblica solo otto copie di un articolo su Petrarca che verrà poi ripreso dalla “Quartely Review” nel 1821; dopo un’altra edizione limitata destinata ai Russel nel 1821, la versione definitiva, in inglese, dei Saggi (Essays on Petrarch) appare nel 1823 presso l’editore Murray e comprende quattro capitoli, tradotti in inglese da Lady Mary Graham e da Charles Russell, fratello di Caterina: Sopra l’amore del Petrarca, Sopra la poesia del Petrarca, Sopra il carattere del Petrarca, Parallelo tra Dante e Petrarca. Il volume fu poi tempestivamente tradotto in italiano da Camillo Ugoni e pubblicato a Lugano nel 1824.

I Saggi sono corredati da un ampio apparato dottrinario ed erudito non originale ma che Foscolo ricavò da varie fonti. Nel Saggio sopra l’amore di Petrarca, dopo una premessa storica e filosofica sul concetto di amore, l’autore ripercorre la vicenda biografica e psicologica dei due amanti alla quale dà un fondamento storico e ricostruisce (stabilendo anche un rapporto con il suo amore per Carolina) le fasi dell’innamoramento di Petrarca per Laura, il cui profilo psicologico viene delineato partendo dai versi del poeta. Importante è il Saggio sopra la poesia del Petrarca in cui lo scrittore approfondisce l’analisi degli aspetti linguistici, stilistici, ritmici e fonici della poesia petrarchesca, analizza le fonti usate dal poeta e ripercorre, quasi vivendolo in prima persona e associando il ruolo di critico a quello di poeta, il processo creativo della poesia d’amore petrarchesca. Nel Parallelo tra Dante e Petrarca il critico si sofferma sulle diverse scelte linguistiche dei due autori, sottolineando lo spirito innovativo, le scelte ardite del primo e invece l’opzione elegante e raffinata del secondo.

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