Il primo periodo inglese (1816-1821)
Partito dalla Svizzera nell’agosto del 1816, Foscolo, assieme al segretario Andrea Calbo, attraversa la Germania e l’Olanda; a Ostenda si imbarca per l’Inghilterra, dove arriva l’11 settembre; a Londra alloggia all’Hôtel Sablonière in Leicester Square e successivamente si trasferisce a Soho.
Preceduto da una fama di scrittore indipendente e stimato e di patriota impegnato nella difesa della libertà, Foscolo viene accolto con favore dall’alta società londinese; poco dopo il suo arrivo viene introdotto, tramite l’esule lucchese Giuseppe Binda, nel salotto di Lord Holland, uno dei luoghi più prestigiosi dell’ambiente intellettuale inglese, frequentato da una società cosmopolita. L’accoglienza favorevole da parte della società inglese è agevolata anche dalla conoscenza di William Stuart Rose, un poeta e traduttore (tradusse, tra l’altro, in inglese, l’Orlando Furioso), con cui Foscolo era in rapporti già prima del suo arrivo a Londra. Nel frattempo, nell’aprile del 1817, era morta la madre.
Privo di una rendita regolare e conducendo una vita al di sopra delle sue possibilità, lo scrittore viene aiutato nei primi anni inglesi da vari mecenati, ma guadagna anche con le sue collaborazioni a testate giornalistiche, in qualità di critico letterario e di saggista; nella primavera del 1817 comincia a scrivere le Lettere scritte dall’Inghilterra rimaste incompiute; nel 1818 pubblica una serie di articoli su Dante per la Edinburgh Review; nello stesso anno, su invito di John Hobhouse, un uomo di stato amico di Lord Byron, scrive l’Essays on the present Literature in Italy che suscitò grande scandalo in Italia. Nei salotti londinesi conosce Carolina Russell, di cui si innamora e con la quale legge Petrarca.

