titolo Ludovico Ariosto

Nelle nozze della sorella Paolina

Canzone composta a Recanati fra ottobre e novembre 1821, e pubblicata la prima volta nell’edizione di Bologna 1824 (nel Preambolo alla ristampa delle Annotazioni alle dieci Canzoni pubblicato nel “Nuovo Ricoglitore” del settembre 1825, Leopardi la definisce “una Canzone per nozze” che “non parla né di talamo né di zona né di Venere né d’Imene”).

Occasionata dall’annunzio delle nozze, poi annullate, della sorella con Andrea Peroli (se ne era interessato anche Giacomo, che il 1° febbraio ’23 scrisse a Pietro Giordani: “Voleva, e ciò (lo confesso) per consiglio mio e di Carlo, fare un matrimonio alla moda, cioè d’interesse, pigliando quel signore ch’era bruttissimo e di niuno spirito, ma ... stimato ricco. S’è poi veduto che quest’ultima qualità gli era male attribuita, e il trattato ch’era già conchiuso è stato rotto”), la Canzone recupera un abbozzo Dell’educare la gioventù italiana e un disegno letterario “A Virginia romana”.

Il tema centrale della Canzone è il confronto tra la vile e corrotta Italia moderna e l’eroica antichità, in particolare in tema di educazione dei figli. Desolante a questo proposito è il paragone fra i gloriosi modelli antichi (quello dei giovani spartani e soprattutto quello di Virginia, che prega il padre: “E se pur vita e lena / Roma avrà dal mio sangue, e tu mi svena”, vv. 89-90) e il triste presente, nel quale la scelta che una madre può compiere riguardo al futuro dei figli è in ogni caso amara:

O miseri o codardi

figliuoli avrai. Miseri eleggi. Immenso

tra fortuna e valor dissidio pose

il corrotto costume. Ahi troppo tardi,

e nella sera dell’umane cose,

acquista oggi chi nasce il moto e il senso. (vv. 16-21)

Stilisticamente la Canzone è un esempio di stile oraziano stile “oraziano”, metaforicamente arduo (gli “ardiri” di cui Leopardi scrive in più di una occasione nello Zibaldone).


La fede battesimale dell’Ariosto, da M. Catalano, Vita di Ludovico Ariosto ricostruita su nuovi documenti, vol. I, Genève, L. Olschki, 1930-1931, p. 39

Nelle nozze della sorella Paolina , vv- 1-27: manuscript now at the Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III» in Naples. Source: Giacomo Leopardi, Canti, vol. 2, edizione fotografica degli autografi, edited by Emilio Peruzzi, BUR, Milan 1998.

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