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Percorso biografico > I primi anni > Pesaro e Urbino
Pesaro e Urbino
Nel 1557, appena dodicenne, Torquato passò a Urbino a raggiungere il padre presso il palazzo dell’Imperiale. Si legò qui a Francesco Maria della Rovere, erede del duca Guidubaldo, con il quale condivise una stagione di studi. Nei mesi trascorsi tra Pesaro e la corte di Urbino, il Tassino (come veniva allora chiamato per distinguerlo dal padre Bernardo) mostrò doti straordinarie di precocità, impegnandosi nello studio dei classici, del latino e del greco (lingua che tuttavia non conobbe mai in modo approfondito); strinse inoltre contatti con letterati che orientarono la sua prima formazione nella cultura contemporanea quali Girolamo Muzio, Bernardo Cappello e Dionigi Atanagi, il quale ultimo era stato chiamato alla corte di Urbino per aiutare Bernardo nella revisione del suo poema, l’Amadigi. Forse ancora più importante l’inserimento di Torquato nella corte roveresca, entro un ambiente elegante e raffinato, lo stesso che qualche decennio prima aveva ispirato la composizione del Cortegiano di Baldassar Castiglione. Il giovane attraverso il contatto con il giovane principe, e la posizione di rilievo garantitagli dalle amicizie del padre, apprese così per esperienza diretta le consuetudini e le regole di un mondo, quello della corte, che avrebbe costituito la cornice costante della sua esperienza biografica e letteraria.
 
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