Decameron
Mise en page dell’autografo hamiltoniano
Boccaccio cura con grande attenzione l’impaginazione del testo del Decameron nel codice autografo che allestisce negli ultimi anni della sua vita. All’interno del corredo ornamentale di questo manoscritto, siglato Hamilton 90 e attribuito al 1370 circa, si distinguono con evidenza degli accorgimenti esornativi di natura grafica e cromatica che, con regolarità, appaiono impiegati per sottolineare le differenti parti di cui si compone il testo.
Se il colore rosso delle rubriche marca le 100 unità novellistiche della raccolta[1], all’elaborato sistema di maiuscole messo a punto dall’autore viene invece delegata l’individuazione delle suddivisioni interne alla narrazione. Elemento di importante valenza esornativa, la lettera iniziale presenta nel codice Hamilton 90 diverse forme grafiche di esecuzione.
Ad una analisi sistematica, tali varietà di realizzazione si lasciano inquadrare in una classificazione che riconosce la presenza di cinque differenti tipologie di maiuscole, distinte per decorazione (filettata vs semplice), colore (rosso/turchino vs giallo vs nerastro/bruno) e dimensione (la maiuscola non tocca altre righe di scrittura oltre a quella della parola di cui è l’iniziale o, rispettivamente, tocca una, due o quattro righe di scrittura oltre a quella della parola di cui è l’iniziale)[2]. Pur rientrando nel novero degli accorgimenti di natura grafica e cromatica previsti dalla confezione del libro manoscritto, le tipologie di iniziali attestate dall’autografo decameroniano non sembrano esaurire la loro valenza unicamente nella soddisfazione di un principio estetico. La lettera maiuscola assolve nel manoscritto anche a una precisa funzione metatestuale, attirando l’attenzione del lettore sulla sapiente articolazione della narrazione e evidenziando le unità costitutive del racconto.
[1]Sulle rubriche del Centonovelle cfr. J. Usher, Le rubriche del «Decameron», “Medioevo Romanzo”, X (1985), pp. 391-418.
[2]Sembra perciò possibile identificare una tipologia, che riassumo per praticità nello schema seguente:
Maiuscola
| Decorazione
| Colore
| Dimensione
|
1.Tipo
| filettata
| Alternativamente rosso e turchino
| Tocca quattro righe oltre a quella della parola di cui è l'iniziale |
2.Tipo | filettata
| Alternativamente rosso e turchino
| Tocca due righe oltre a quella della parola di cui è l’iniziale |
3.Tipo | semplice | Alternativamente rosso e turchino
| Tocca una riga oltre a quella della parola di cui è l’iniziale |
4.Tipo | semplice | Toccata di giallo | Non tocca altre righe oltre a quella della parola di cui è l’iniziale |
5.Tipo | semplice | Nerastro/bruno | Non tocca altre righe oltre a quella della parola di cui è l’iniziale |
Cfr. T. Nocita, Per una nuova paragrafatura del testo del Decameron. Appunti sulle maiuscole del cod. Hamilton 90 (Berlin, Staatsbibliothek Preußischer Kulturbesitz), “Critica del Testo”, II/3 (1999), pp. 925-934; Ead., La redazione hamiltoniana di Decameron I 5. Sceneggiatura di una novella, in Il racconto nel Medioevo romanzo. Atti del Convegno, Bologna, 23-24 ottobre 2000, Con altri contributi di Filologia romanza, Bologna 2002, pp. 351-366 [“Quaderni di Filologia Romanza”, 15 (2001)]; Ead. in collaborazione con T. Crivelli, Teatralità del dettato, stratificazioni strutturali, plurivocità degli esiti: il Decameron fra testo, ipertesto e generi letterari, in Autori e lettori di Boccaccio. Atti del Convegno internazionale di Certaldo, Certaldo, 20-22 settembre 2001, a c. di M. Picone, Firenze 2002, pp. 209-233.

